Luca D’Aversa è un cantautore romano che sin da piccolo ha dimostrato un amore viscerale per la musica. Ha iniziato così a suonare la chitarra, ma oggi definisce quell’esperienza “una tragedia” che gli ha lasciato ben poco. Sono stati infatti gli amici musicisti a trasmettergli più avanti tutte le nozioni. Cresciuto a pane e De Gregori, nonostante le difficoltà Luca ha continuato a inseguire i suoi sogni, finché sono iniziate ad arrivare le prime soddisfazioni: è entrato al C.E.T, il Centro Europeo Toscolano diretto da Mogol proprio grazie alla vittoria di un concorso con Mogol in giuria. Al C.E.T. ha affinato le sue capacità vocali e compostive, e nel 2011 è uscito l’ep d’esordio Mettiti Comodo.
Proprio dal primo ep viene estratto il brano Imparerò che Massimiliano Bruno ha scelto come colonna sonora del suo secondo film da regista Viva l’Italia. Nel 2013 è poi la volta del primo disco, Luca D’Aversa, per l’etichetta Sunny Bit e distribuito Self, dal quale viene estratto il singolo Barattoli, che arriva a essere trasmesso su MTV dopo che il cantautore viene scelto come artista del mese dall’emittente musicale.
Ma il legame con Massimiliano Bruno – per anni sceneggiatore dei film di Fausto Brizzi che adesso però sembra non voler più lasciare il suo ruolo dietro la macchina da presa – continua: è arrivato infatti al cinema Confusi e felici (leggi la recensione di Velvet Cinema), e Troppo poco, brano contenuto nel disco omonimo Luca D’Aversa, è stata inserita nella colonna sonora. Uscito il 30 ottobre in 450 copie e con con 1.624.101 euro incassati nel primo weekend di programmazione il film ha un cast di tutto rispetto che include Claudio Bisio, Marco Giallini, Anna Foglietta, Pietro Sermonti, Paola Minaccioni e Caterina Guzzanti.
Il video di Troppo poco, diretto da Dandaddy, vede il cantautore sdraiato sul tetto di un furgone Volswagen che viaggia in una strada di campagna in una giornata di sole, che ben si sposa con le melodie del brano: un pop semplice e un testo che invita a non arrendersi mai e a superare i propri limiti.
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