Una festa, uno spettacolo. Tutte e due le cose insieme. Tanta musica in una Piazza Duomo stracolma per il concerto-evento di sabato sera: “Tremenda voglia di musica” con i Nomadi che celebrano nel modo migliore i primi trent’anni della Fondazione Exodus di don Antonio Mazzi. Sul palcoscenico, come avevamo annunciato negli scorsi giorni, anche Nek, Francesco Renga, Annalisa e Luca Carboni. Nessuna paura per chi non era presente tra il pubblico: il tutto, molto presto, diventerà un cd-dvd live. L’happening è stato ‘inaugurato’ dal brano “Nulla di nuovo”: una scaletta ottimamente assortita, con Nek pregevole nel duetto con la storica band di Beppe Carletti in “Sangue al cuore”, poi grande entusiasmo per canzoni-manifesto come “Io voglio vivere” o “Dio è morto”. Quest’ultimo è stato il pezzo scelto da Luca Carboni per il suo personale ‘paso doble’. Renga e Annalisa hanno dato spettacolo e regalato emozioni, rispettivamente, con “Un pugno di sabbia” e “Ho difeso il mio amore”. Di seguito, tutti i video della serata…
Come scritto già nei giorni precedenti, la Fondazione Exodus è nata per il recupero dei giovani da Aids, emarginazione e carcere. “Tremenda voglia di musica” ha rappresentato il pretesto per avvicinarsi le nuove generazioni attraverso il più grande e più originale social network della storia, la musica. Don Antonio Mazzi (che in coda ha accennato “Io vagabondo” con Carletti e il sindaco Pisapia) ha rivolto al pubblico un appello denso di significati: “Bisogna cambiare la scuola, non servono i carceri minorili perché chi sbaglia non è necessario vada in galera ed è per questo che auspico che il governo crei un segretariato della Presidenza del Consiglio che si occupi dei problemi giovanili…“.
Annalisa Scarrone è stata il bottone dorato di questa serata: ha convinto la sua interpretazione di “Ho difeso il mio amore”, così come intenso è stato Francesco Renga con “Un pugno di sabbia”, uno di quei brani che non mancano mai nelle serate dei Nomadi. Appuntamento al 2015 con Exodus e questa “tremenda voglia di musica”. Ce lo auguriamo.
(foto by facebook)