Roger Waters ha precisato a più riprese (e con fermezza) di non avere nulla a che far con questo progetto. Il pubblico non ha gradito la copertina. Primi passi difficili per l’ultima grande (?) novità targata Pink Floyd. Operazione commerciale? Futile riesumazione? Ne parleremo dopo aver ascoltato tutto il materiale. C’è attesa per l’imminente uscita (10 novembre) di “The endless river”, nuovo album del gruppo – a 20 anni di distanza da “The Division Bell” – per il quale negli ultimi giorni sono stati diffusi via YouTube tre brevi assaggi del contenuto (li ascoltiamo più in basso). Troppo poco per dare un voto a David Gilmour e Nick Mason che, con la partecipazione di Phil Manzanera, hanno dato vita al disco.
La notizia di “The endless river” si era diffusa tempo fa e a macchia d’olio (LEGGI SU VELVET MUSIC), grazie ad un tweet di Polly Samson (moglie di David Gilmour) attraverso cui era stata confermata l’imminente ritorno dei Pink Floyd. A detta dei reduci, il progetto costituirà una sorta di omaggio verso Richard Wright, tastierista e membro fondatore della band scomparso nel 2008 a causa di un cancro. Wright non è presente solo spiritualmente nel disco, poiché questo è il frutto delle lunghe sessioni di registrazione del già citato “The Division Bell”.
LEGGI QUI LA RECENSIONE DI “THE DARK SIDE OF THE MOON”
ALEX BRITTI ‘SPIAVA’ I CONCERTI DEI PINK FLOYD – QUI L’INTERVISTA COMPLETA
Poche settimane e “The endless river” sarà a disposizione dei fan, più o meno appassionati, dei Pink Floyd. Nel frattempo, come detto in apertura, tre estratti sonori sono stati diffusi a mo’ di antipasto. L’album sarà il quindicesimo in studio del gruppo che ha gettato le basi della “psichedelia” e del progressive dalla fine degli anni ’60 alla metà degli anni ’90, vendendo oltre 250 milioni di copie nel mondo. Dal materiale rivisitato è nato appunto il nuovo progetto, che si presenta in prevalenza strumentale, se escludiamo il brano scritto da Polly Samson e intitolato “Louder Than Words”. Di seguito ascoltiamo l’anteprima audio condivisa ieri dalla band:
Critiche alla copertina
Come detto in apertura, non poche – soprattutto via social – sono state le critiche rivolte ai Pink Floyd per una copertina definita ‘non all’altezza’. Questo, giusto per citare il commento più gentile. Si tratta di un lavoro di Ahmed Emad Eldin, artista digitale egiziano di 18 anni. L’immagine è poi stata ricreata dall’agenzia inglese Stylorouge. Curioso pensare che proprio le copertine dei Pink Floyd siano, nel tempo, riuscite ad allargarne il successo (si ricordano quelle di Storm Thorgerson), appare quindi come una falsa partenza la scelta di Gilmour e soci per “The endless river”. Speriamo di ‘rifarci’ con la parte sonora. Di seguito le anteprime condivise dalla band la scorsa settimana.
(foto by facebook)