Thom Yorke, album a pagamento su BitTorrent: è rivoluzione? [VIDEO + FOTO]

Thom Yorke, il cantante dei Radiohead, ha pubblicato un nuovo disco solista su BitTorrent. L’album si intitola “Tomorrow’s modern boxes”, contiene otto canzoni e si può scaricare online al costo di sei dollari: nel pacchetto è incluso anche un video musicale. I brani sono basate sulla colonna sonora di Polyfauna, l’App della sua band. “A brain in a bottle” è la prima canzone del disco (la vediamo in un video dopo la tracklist). “Tomorrow’s modern boxes” è il secondo album solista di Yorke dopo “The eraser”, ma può essere anche considerato il terzo, se contiamo quello pubblicato con il suo progetto parallelo “Atoms For Peace”…

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“Tomorrow’s modern boxes” – la tracklist

1. A Brain In A Bottle
2. Guess Again!
3. Interference
4. The Mother Lode
5. Truth Ray
6. There Is No Ice (For My Drink)
7. Pink Section
8. Nose Grows Some

Thom Yorke – A Brain In A Bottle (OFFICIAL VIDEO) from Tommaso Colella on Vimeo.

A margine di una nuova frontiera (?)

Thom Yorke e il produttore Nigel Godrich hanno scritto una lettera per spiegare la scelta di usare BitTorrent, dove – in sostanza – dicono che: “..il nostro è un esperimento, con i nuovi file Torrent c’è la possibilità di mettere un accesso a pagamento. Vediamo se il grande pubblico può capire questi nuovi meccanismi (…), ..qualora funzionassero, la gente che crea potrebbe tornare ad avere il controllo del commercio su Internet. (…) Torrent non richiede un server per l’upload dei dati e non comporta costi di hosting…“.

..e i Radiohead?

Riguardo la piccola grande rivoluzione di Thom Yorke, non dimentichiamo che i Radiohead furono i primi, nel 2007, a rendere scaricabile online un album con la formula ‘paga quanto vuoi’. Era ottobre e il disco “In Rainbows” venne reso disponibile sul sito della band ‘a offerta libera’. Qualcuno poteva aspettarsi qualche novità ‘di gruppo’, soprattutto in seguito a “The King of limbs” (2011), anch’esso in download, ma a pagamento. Invece, ecco Thom Yorke in solitaria: sarà davvero l’avvio di una grande rivoluzione?

(foto by facebook)