Penetrare il muro della saturazione e dell’indifferenza? Si può fare, ma formando un team creativo e coraggioso. Per gli artisti emergenti è oggi molto difficile accedere a qualsiasi canale di comunicazione pubblica (esclusi i social). Facciamo subito un esempio pratico, riferendoci a chi ha un disco in uscita: spesso, se non paghi prima un Plugger (colui che va a bussare a tutte le porte delle radio) o non sei promosso da una casa discografica (cosa difficilissima, ormai ) o, ancora, se non hai tanto denaro da investire su te stesso, rischi di trovarti eternamente in un vicolo cieco. E, ribadisco, pur assumendo un Plugger non è detto che approderai a qualche buon risultato. In aggiunta, le radio mettono duemila condizioni per l’accesso di qualsiasi nuova proposta musicale…
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Le “testimonianze”
Se non hai dietro una forte etichetta discografica o, addirittura, se non appartieni direttamente alla etichetta fondata dal network, potresti non riuscire mai a sentire il tuo brano in onda. Ricordo quando una persona seria e di grande esperienza ‘radiofonica’ (si occupa di portare prodotti nuovi nelle chiusissime e strapotenti lobby musicali) mi diceva di aver avuto problemi a mostrare, prima ancora del brano, addirittura un certo tipo di foto dell’artista emergente (si riferiva alla cover, la facciata estetica del disco) se non rientrava in certe ottiche e canoni.
A tal proposito, sembrerebbe che un artista emergente – in termini di immagine – non dovrebbe mettere la sua faccia in primo piano, perché questo risulterebbe “Old fashion”. E’ preferibile, quindi, che proponga una foto più “artistica” (e qui davvero il termine diventa molto soggettivo!), tipo i suoi piedi che camminano, gambe dondolanti di un corpo seduto in un posto indefinito o, perché no!, uno scenario un po’ misterioso. Tutto sull’onda del più classico non-sense. Il discorso cambia con un artista famoso: in questi casi il cantante potrà tranquillamente e liberamente proporre come immagine del disco il suo viso ‘a pieno’, in modo che i suoi fan lo possano riconoscere subito. E, quindi, acquistare l’album.
Se lo dice lui…
Ebbene sì, per un artista navigato non si correrebbe così il rischio di risultare “Old fashion”. Proprio due settimane fa, parlando con un artista straordinario e molto popolare (un mio caro amico, ma non posso fare il nome), oltre che esperto di marketing musicale e dotato di un enorme fiuto per i nuovi talenti, mi sono resa conto di come lui andasse in senso completamente opposto a quanto detto sopra: “Se sei un emergente, sul disco bisogna metterci la faccia! Non sono questi i tempi per fare troppe strategie: sei l’artista e ti metti in gioco. Ti fai vedere come sei!“. Secondo voi chi ha ragione?
(foto by velvet music)
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