Michael Jackson? “Uno sporcaccione”. I racconti della cameriera di Neverland [FOTO]

Nei romanzi migliori (o peggiori, a seconda dei lettori), l’assassino è il maggiordomo. Vero, probabile. Probabilissimo è anche che uomini e donne di servizio nelle case dei grandi artisti siano gli unici capaci di raccontare alcune “scomode verità” sulla vita quotidiana degli stessi. Molti hanno sempre immaginato Neverland come il paese delle meraviglie, un luogo incantato. Forse solo dall’esterno, perché – secondo il racconto di una cameriera a servizio da Michael Jackson – così proprio non era. Sporcizia in tutte le stanze, un vero lerciume: la domanda giunge spontanea, il Jacko era uno sporcaccione? Secondo questa fonte , l’artista lasciava in giro impronte di escrementi di animali e urinava persino per terra.

Non siamo nessuno per giudicare l’attendibilità del New York Post, organo di stampa dal quale proviene la notizia: la donna ha anche raccontato che Michael minacciava persino di fare delle “polpette” con la cacca degli animali e lanciarle, poi, contro chi aveva da obiettare sui suoi atteggiamenti.

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Come se non bastasse, anche un’altra cameriera di Neverland ha detto “la sua” sul ranch di Michael Jackson: pare, infatti, che 20 anni fa fu messo a lucido per dar luogo ad un’intervista con la celebre conduttrice Oprah Winfrey. Il guaio è che – sempre secondo la tesi dell’inserviente – non appena l’ospite andò via, il Jacko cominciò a urinare (!) proprio nel punto in cui era passata la donna. Davvero curioso, prendiamo tutto col beneficio d’inventario.

Erano gli anni delle prime accuse di molestie sessuali sui minori. Anni in cui Michael Jackson dovette risarcire i genitori del 13enne Jordan Chandler (20 milioni di dollari per il suo silenzio). A riguardo, non edificante la testimonianza della stessa cameriera: “La vita di Michael è cambiata dopo il 1993, quando ha dovuto ripagare quel ragazzo. E’ diventata la persona più sporca e anti-igienica di Hollywood“.
20 anni sono passati, resta il mito, resta viva la leggenda del Re del Pop. Il resto sono chiacchiere che pubblichiamo per dovere di cronaca, niente di diverso.

(foto by facebook)