Britannici fino al midollo, non per questo poco passionali e appassionati. Rock in Roma applaude fragorosamente il concerto dei Bastille, uno dei gruppi rivelazione dell’ultimo anno. Tornati in Italia per un mini tour con il quale hanno toccato anche Ferrara e Udine, i ragazzi hanno portato a casa una serata che ha fatto la gioia dei fan. Le sonorità apocalittiche di “Pompeii” hanno catturato l’attenzione della gran folla accorsa all’Ippodromo delle Capannelle per un evento capace di non deludere le attese. Dopo una ricca gallery fotografica, il video-report del concerto con Dan, William, Kyle e Chris. Oltre a qualche migliaio di spettatori in festa. Più di qualche…
Un raduno di Stormers, come si fanno chiamare i fan dei Bastille. Ieri sera si è passati, così dalla celebre “storming of the Bastille” (la presa della Bastiglia, ndr.) alla conquista di Roma. L’alternative rock della formazione inglese (Dan Smith, frontman, William Farquarson al basso, Kyle J. Simmons alla tastiera e Chris “Woody” Wood alla batteria) resterà certamente come uno dei concerti più belli di tutta l’edizione 2014 del festival firmato Postepay. Da “Bad Blood” a “Poet”, da “Overjoyed” a “Laura Palmer”, dal ritmo coinvolgente di “The Silence” all’eleganza di “Oblivion”, brano di elevato spessore…
Quando il rock chiama Shakespeare…
Chitarre pesanti nel concerto dei Bastille. Roma voleva (anche) questo, è stata accontentata. Dura e impetuoso “Bad Blood”, serrata e violenta la bellissima “Laura Palmer”. Rock molto personale quello della band di Dan Smith che regala un momento degno di nota quando – richiamando William Shakespeare – suona una magnifica “Poet”, ispirata al Sonetto 18 del celebre scrittore: del resto il frontman del gruppo vanta trascorsi di letteratura inglese all’Università.
Un po’ rivoluzionari e un po’ dark
Si presta ad un secondo ascolto l’incuriosente “No Angels”, un mash-up che fonde “No Scrubs” delle TLC e “Angels” di The xx. Intensità che è salita, per la gioia degli emozionati spettatori quando Dan si è avvicinato alla tastiera per suonare “Oblivion”, recentissimo brano che, quasi come fosse un valzer (ragioniamo per assurdo, si badi), riconduce gli astanti a momenti fuori dal tempo e dallo spazio. Il ragazzo non capisce solo di letteratura, sa cos’è la musica. Cala il sipario sulla rivoluzione (un po’) dark dei Bastille.
(PH. Luigi Orrù – http://www.luigiorru.com/)
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