Trovare difetti ad una serata del genere è impresa ardua. Potremmo attaccarci al caldo, ma nella Capitale – di questi tempi – abbiamo sofferto ben più elevate temperature. Si parte intorno alle 20 con i Kutso: non si può prescindere da quella, scontata, esclamazione dopo averli sentiti cantare. Ottima esibizione e talento cristallino, sentiremo ancora (e bene) parlare di loro. Poi tocca agli Après La Classe, pugliesi come il grande protagonista: per la band segnaliamo il recente “Riuscire A Volare”, lavoro fatto con cura, passione e competenza. Caparezza è una sola moltitudine, mostra la grinta degli esordi, sempre originale e mai domo: citando Baglioni, “gira, salta e balla come un orso ammaestrato“, perfetto direttore d’orchestra del suo “Museica Tour”. L’Ippodromo delle Capannelle è gremito da 12.000 persone, Michele se le merita tutte. Ama mascherarsi – non è una novità – come fosse un virtuoso circense, ama fare spettacolo, ama il suo pubblico. Affetto copiosamente ricambiato…
Caparezza fa la parte del toro
Regna sul palco come capita al leone nella foresta. Invece lui fa la parte del toro. Caparezza conquista i 12.000 di Rock in Roma, lo fa in maniera intelligente, oltre che scanzonata. Entra in scena celandosi in una gigantesca Matrioska (con la sua faccia) dalla quale esce di colpo, urlando “Museica!”. Canta i suoi successi, di ieri e di oggi, fa riferimenti all’arte tutt’altro che banali: proprio prima de “Dalla parte del toro” mostra Guernica e fa un parallelo con i morti civili (Gaza è tema d’attualità e lui sa coglierlo). E’ una festa, certo, ma si può anche trovare il tempo per qualche riflessione…
Musica per tutti
Grandi classici e nuove hit. Una scaletta ottimamente assortita quella di Caparezza: “Avrai Ragione Tu”, “Mica Van Gogh”, “Non Me Lo Posso Permettere”, “Kitaro”, “È Tardi”. Sale l’entusiasmo con “Dalla Parte del Toro”, “La Mia Parte Intollerante”, “Fine di Gaia”, “Vengo Dalla Luna”. Tarantella e pizzica, rock, reggae e ska, senza soluzione di continuità: lo ammettiamo, fa stare bene essere qui in mezzo a questa folla.
Come si diceva una volta, sul palco del Rock in Roma si assiste ad uno show ‘per tutta la famiglia’, intrattenimento di buon livello e musica di qualità (fatta eccezione per qualche pezzo più recente, ma non c’è mai rosa senza spine).
La scaletta del concerto:
Avrai ragione tu (Ritratto)
Dalla parte del toro
Mica Van Gogh
Sfogati
Legalize the premier
Giotto Beat
La mia parte intollerante
Teste di Modì
Abiura di me
Canzone a metà
Cover
Non siete stato voi
China Town
Vengo dalla luna
Goodbye Malinconia
Kitaro
Vieni a ballare in Puglia
Non me lo posso permettere
Encore:
Fai da tela
È tardi
La fine di Gaia
(foto by facebook)
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