“..si dovrebbe cambiare davvero sperando di fare in tempo e ci vorrebbe una legge speciale” (…) “..grida il tuo nome, gridalo in faccia al vento, prima che il fuoco dei sogni perduti diventi per sempre spento…“. Più che rime baciate, sono rime affilate, taglienti, quelle di Enrico Ruggeri: il nuovo singolo “In un paese normale” è accompagnato da un essenziale videoclip in bianco e nero, impreziosito dagli amici Ale & Franz e con un cameo del comico Alberto Patrucco. Estratto dall’album “Frankenstein 2.0”, è un brano estremamente crudo e diretto, intelligente fotografia dell’attualità, priva di ogni forma di retorica. Tra l’altro, giovedì 17 luglio all’Idroscalo di Milano Ruggeri andrà in scena con “C’è un tedesco, un francese, un italiano…”, show teatrale che lo vedrà esibirsi proprio al fianco di Ale e Franz, da lui descritti come amici disponibili e intelligenti. Ora guardiamo il video “In un paese normale” (regia e montaggio a cura di Moreno Pirovano, ndr.):
Un Gaber dei tempi moderni
E’ un incedere violento quello di “In un paese normale”, nuovo singolo di Enrico Ruggeri. La violenza (guardiamo all’accezione positiva del termine) sta nel sound, impetuoso e ficcante, e – soprattutto – nel testo, chiaro e deciso. In un’epoca dove solo i rapper sembravano cantare gli umori del popolo sconfitto e scoraggiato, ecco un cantautore che s’impegna, mescolando abilmente musica e parole. Non chiamiamola ‘denuncia sociale’, ma poco ci manca: eravamo rimasti al lucido teatro canzone di Gaber, finalmente uno spaccato intelligente costruito da uno degli artisti più vivi della nostra canzone. Dopo il singolo “L’Onda”, arriva un’altra canzone colma di senso, in rotazione radiofonica già da ieri 11 luglio.
GUARDA QUI IL VIDEOCLIP “L’ONDA”
ENRICO RUGGERI – GUARDA QUI LA VIDEO-INTERVISTA
Una canzone d’amore
No, nessun gioco. C’è anche tanto amore nell’ultima canzone di Enrico Ruggeri. Amore verso il nostro paese, odio verso quelli che l’hanno ridotto ai minimi termini. I cattivi raffigurati nel videoclip sono i fondatori e i gestori delle banche, quelli in giacca e cravatta, quelli con l’orologio al polso in stile Gianni Agnelli. Gentiluomini ben vestiti che vogliono solo danneggiare la gente comune e portare benefici a se stessi. Probabilmente non servirà a nulla, ma Enrico Ruggeri ha lasciato un segno.
(screenshot by YouTube)