Non ha bisogno di presentazioni. Molto amata in Italia e all’estero (lo dimostrano anche i suoi circa 300 mila fan su Facebook) Ani DiFranco è una delle poche e vere cantautrici americane. Ora, a distanza di 6 anni, torna a esibirsi live nel nostro paese: entro questa estate, tra l’altro, è prevista l’uscita del suo nuovo album. Ani ha annunciato che tre date del suo prossimo tour mondiale avranno luogo in Italia: la cantautrice nata a Buffalo nel 1970 suonerà il 9 settembre all’Alcatraz di Milano, il 10 all’Orion di Roma e l’11 alla Cavea Nuovo Teatro dell’Opera di Firenze. I biglietti per gli eventi saranno disponibili sul circuito TicketOne e presso tutte le altre piattaforme abilitate a partire dal prossimo 20 giugno. Per la data di Roma il prezzo dei biglietti (posto unico, ndr.) è di 25 Euro + 3,75 diritti di prevendita.
Artista meticcia per antonomasia
Come detto, Ani DiFranco è nata a Buffalo (nello stato di New York) da madre americana ebrea e padre italo-americano, ama ancora identificarsi come una cantante folk, ma è la sua musica è impregnata di soul, funk, jazz, musica elettronica e parole. Parole, sì. E’ una cantautrice, non dimentichiamolo. Tra i suoi 20 e più album pubblicati, tra cui il doppio cd live “Living in Clip” (1997) e le due retrospettive sulla sua carriera, “Canon” (2007), e la più recente “Which side are you on” (2012), Ani non ha mai smesso di evolvere, sperimentare, testare i limiti di ciò che può essere detto e cantato.
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In diverse canzoni e album Ani DiFranco ha usato una grande varietà di strumenti e di stili, dagli ottoni in “Little Plastic Castle”, agli archi di “Living in Clip” e “Knuckle Down”. Bellissima e originale la sua definizione di folk: “La musica folk non è una chitarra folk, non è lì il punto. Io uso la parola ‘folk’ in riferimento alla musica punk o al rap. È un’attitudine, la consapevolezza di una eredità, è una comunità“.
L’orgoglio di una artista vera
All’inizio della sua carriera, Ani DiFranco scelse di rifiutare accordi discografici di alcun tipo per essere il capo di se stessa. Artista indipendente. Ha fatto scuola, non c’è che dire. Nel corso degli anni tale decisione si è guadagnata molta attenzione, non per questo ha fatto sempre (o quasi) registrare il tutto esaurito ai suoi concerti in giro per il mondo. Testi ficcanti, sonorità magnetiche. Da parte nostra tanta stima. Immensa.
(foto by facebook)
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