Nello scorso marzo aveva affermato d’aver smesso di fumare, nel senso che la marijuana fosse un ricordo lontano. E noi continuiamo a credergli: George Michael, tuttavia, continua a tenere in ansia tutti i suoi fan. Negli ultimi anni ha alternato gioie e dolori, perché se la sua carriera è ripartita e bene con un nuovo, elegantissimo, disco (“Symphonica”, ndr.), la sua salute – invece – è stata spesso zoppicante. Ricoveri e incidenti per il nuovo Re del Pop, adesso è finito di nuovo in ospedale per un misterioso collasso nella sua villa nel nord di Londra. Una nota ufficiale dice: “Confermiamo che George Michael è stato ricoverato il 22 maggio. E’ stato dimesso lo scorso fine settimana, sta bene e si sta riposando“. (…) “Il cantante attende con trepidazione l’uscita del suo nuovo singolo in luglio“. Fine delle trasmissioni. Intanto, i fan mostrano preoccupazione…
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Resta oscura la causa di questo collasso. Il celebre tabloid Sun scrive di un George Michael soccorso da due ambulanze dopo che un amico aveva chiamato il servizio di emergenza. Lui, dice, non assume sostanze stupefacenti da quasi due anni, ma l’opinione pubblica non può che puntare il dito su quel mondo. E’ inevitabile…
I precedenti
Una settimana fa abbiamo intervistato una sua amica, la cantante e produttrice Emanuela Palmer che di George ha detto: “Sono da sempre meravigliata dalla forza interiore e dal suo talento cristallino, è un artista molto sensibile” (LEGGI L’INTERVISTA COMPLETA). Non facili gli ultimi anni per l’ex Wham: nel 2011 è stato ricoverato d’urgenza in Austria per una grave polmonite, lì ha dovuto trascorrere un mese in rianimazione. Poi, due anni dopo, ha rischiato grosso in un incidente stradale su un’autostrada per Londra.
Il dramma della ‘solitudine’
Sempre il tabloid Sun evidenzia come e quanto gli amici e i fan di George Michael siano preoccupati non solo per la sua salute, quanto per il suo stato d’animo: pare, infatti, che la popstar stia passando parecchio tempo a casa da solo, col rischio che possa sentirsi male e che nessuno possa soccorrerlo. Non sarebbe la prima volta che un artista, lasciato ‘solo’, si auto-conduca ad una triste deriva. Ci auguriamo di no, con tutto il cuore.
(foto LaPresse)