Twitter sta a The Voice come il Dopofestival stava a Sanremo: pubblico e critica si dividono (ancora) sui verdetti di una competizione canora. Ieri sera penultimo atto del talent show di Rai Due: noi non ci nascondiamo, tre mesi fa avevamo fatto i nomi di Esther Oluloro e Tommaso Pini, aggiungendo Stefano Corona in queste ultimissime settimane. Pronostici, nulla più. In corsa soltanto il “Riccardo Fogli 2.0”, orgoglio di Raffaella Carrà: a questo punto difficile non pensare a un trionfo – annunciato – di Suor Cristina. Continuiamo sull’onda dell’outing: abbiamo scritto ‘arriva in finale, ma non vince‘. Perché? Perché The Voice è una gara, ma è anche un gioco e quest’anno – senza colpo ferire – potevano (potrebbero) vincere in due: la 25enne siciliana, protagonista assoluta della seconda edizione, e un altro concorrente. Un vincitore morale (o virtuale, fate voi) e uno reale.
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Contenti e scontenti, dicevamo. Pubblico che si divide sull’eliminazione di Stefano Corona: in finale va la vera outsider di questa edizione, Giorgia Pino. Mentre Piero Pelù porterà con sé, giovedì 5 giugno, il rocker Giacomo Voli (e qui Twitter ‘bolle’ a causa dell’eliminazione di Daria Biancardi).
“The Voice”, è show con Ricky Martin
Due canzoni a testa, una in inglese ed una in italiano. Ultima scrematura e gli otto concorrenti-talenti di The Voice sono rimasti in quattro: tra una settimana saremmo alla vigilia della finalissima, sul palco Suor Cristina, Giacomo Voli, Giorgia Pino e Tommaso Pini. Quella di ieri sera è stata, soprattutto, una puntata di grandi performance corali: Ricky Martin (argento vivo, non c’è che dire) riscalda la platea di Via Mecenate con un medley arricchito dalla voce di tutti i semifinalisti…
Ieri eravamo dietro le quinte di The Voice, dentro e fuori dagli studi si respirava l’atmosfera scanzonata da festival hip hop. Schierati, uno di fianco all’altro, Emis Killa, Fedez e J-Ax (oltre a Denny Lahome, protagonista ad Amici 13 e già sotto contratto con l’etichetta Newtopia). Sul palcoscenico, di lì a poco, un grande spettacolo tutto italiano: va in scena anche un’ispiratissima Noemi (perfetta e meticolosa anche durante le prove). L’esibizione di “The Monster” è preceduta da J-Ax che arriva in studio percorrendo tutta la strada dei camerini, un modo intelligente per dare visibilità alla macchina produttiva di The Voice. Risultato? Armonia tra i quattro e performance di livello, impossibile attaccarli. Cime di rap.
(foto LaPresse)
