Prima di vedere la sua performance durante la finale dell’Eurovision (GUARDA QUI), erravamo stati tra i primi a dire: “No, non vincerà. Ha già vinto”. Ci siamo dovuti ricredere, perché quella di Conchita Wurst a Copenaghen è stata tra le poche esibizioni convincenti. Un brano in stile 007, niente di nuovo, ma troppi i significati che si portava dietro: sbaglia chi si stupisce, perché già nel 1998, e nella stessa competizione, era stata una drag queen a conquistare la palma del migliore (GUARDA IL VIDEO). Tutti parlano della donna barbuta, dimenticandosi che dietro quel perfetto lavoro di rasoio (a tratti surreale) esistono volto e anima di Tom Neuwirth, cantante e performer che in passato aveva provato – senza particolare successo – la strada dell’affermazione canora. Ecco due filmati a tema che aiutano la nostra riflessione…
Freddie Mercury nel cuore
Conchita Wurst, ovvero Tom Neuwirth. Diciamolo: il ragazzo sapeva e sa cantare, ma la sua immagine appariva quasi anonima, nonostante lo sforzo. Esile, chiaramente ambiguo nelle movenze e di certo meno “incuriosente” rispetto ad un’aggraziata fanciulla con tanto di peluria in viso. La televisione austriaca (ORF 1, ndr.) regala filmati che mostrano un giovane incappucciato alle prese con “The show must go on”, capolavoro dei Queen e dell’immenso Freddie Mercury. Tom ne esce bene, ma manca qualcosa per colpire l’attenzione del pubblico. Lo stesso dicasi per la seconda esibizione (finale della competizione in cui gareggiava), dove invece porta sul palco un pezzo estratto dalla celebre colonna sonora di 007 Goldfinger. Atmosfere sonore e movenze che qui lasciano intravedere quello che sarebbe stato il trionfo dell’Eurovision con “Rise Like a phoenix”. Guardiamo:
E ora?
Tom diventa Conchita e conquista il mondo, nel segno della pace e della libertà. Questi i simboli declamati sul palcoscenico dell’Eurovision. Adesso facile immaginare per lei (lui, fate vobis) una ‘ricca’ tournée, il più classico degli instant tour: uguale e diverso se paragonato alla nostra Suor Cristina, è un personaggio confezionato dalla tv, pronto per girare il mondo a suon di concerti. Impossibile non farsi una banalissima domanda: la Wurst taglierà la barba, oppure – quasi come Sansone – non saprà fare a meno dei suoi peli…?
(foto LaPresse e Facebook)
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