Un altro concertone è andato via. Porta con sé emozioni della prima volta (per chi è salito sul palco, vedi Levante) cifre più o meno confermate (un milione di persone in Piazza San Giovanni?) e un po’ di polemiche. Polemiche trasversali, perché si ‘festeggia’ un lavoro che non c’è, perché i sindacati-organizzatori non sono qui, ma a Pordenone, perché la musica piace meno rispetto alle scorse edizioni. Primo Maggio vissuto (anche sui social), dove parecchi sono i mugugni e gli attacchi a stonature, strumenti scordati e nomi non all’altezza dell’evento. Il clou in serata ha visto sul palcoscenico artisti come Perturbazione, Tiromancino, Rocco Hunt e Clementino. La già citata Levante ha fatto un’ottima figura, Piero Pelù si è guadagnato i titoli dei giornali attaccando Renzi. Intanto, c’è chi rimpiange il passato quando da queste parti cantavano Dalla e De Gregori. Guardiamo al presente, a ieri…
Concertone di Roma che sembra quello cantato da Elio e le Storie Tese in “Complesso del Primo Maggio” (GUARDA QUI IL VIDEOCLIP), perché sin dalle prime ore del pomeriggio il mood musicale è quello: ci sono le band emergenti del contest 1Mfestival, poi i mai domi Modena City Ramblers con il loro omaggio a Peppino Impastato. Di seguito, Francesco Di Bella, Velvet, Taranproject e Daniele Ronda, Levante, Agricantus, Statuto, Brunori Sas, Kachupa, P-Funking band, Riccardo Sinigallia.
Opinioni a caldo: Levante, piaccia o no, è l’unico giovane che ha avuto successo nel 2013, se escludiamo i talent show. Merita di essere qui e fa una bella figura. Sui social non tutti gradiscono come sono stati coinvolti i ragazzi della P-Funking Band: cantano e suonano solo attraverso un giochino costruito dagli autori e dal presentatore Edoardo Leo. Li avevamo ammirati a Rock in Roma 2013, al fianco di Max Gazzè, valgono molto più di questo.
LE FOTO DAL BACKSTAGE
Piero Pelù Superstar
Un tour strategico, un album-raccolta, un libro e un ruolo di prim’ordine a The Voice of Italy. Piero Pelù è un’iradiddio. Non poteva mancare al Concerto del Primo Maggio: catalizza l’attenzione a suon di musica (c’è l’ottimo Poggipollini) e parole. Tutto molto rock: attacca le toghe rosse che hanno condannato Berlusconi ai servizi sociali, la disoccupazione e, specialmente, il neo Premier Matteo Renzi. Frasi al vetriolo: “Gli F35 rubano i soldi a scuole e ospedali. Non vogliamo elemosine da 80 euro, vogliamo lavoro“. E continua: “Il non eletto, ovverosia il boyscout di Licio Gelli deve capire che in Italia c’è un grande nemico, un nemico interno che si chiama disoccupazione, corruzione, voto di scambio, mafia, camorra, ‘ndrangheta. La nostra è una guerra interna, il nemico è dentro di noi…“. E chiude: “Pagherò le conseguenze di quello che ho detto ma non me ne frega nulla. Questi ragazzi hanno bisogno di sentire qualcuno che dica certe cose…“.
Intanto, a Taranto, l’altro Concertone: circa centomila persone in piazza per la seconda edizione dell’evento. Inaugura Caparezza, sul palco – fra gli altri – Fiorella Mannoia, Paola Turci, Capossela, 99 Posse. E, in chiusura, gli Afterhours. Mica male.
(foto LaPresse)
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