Di cose buone in giro ce ne sono, eccome. Sono d’aiuto i talent show per catturare quel suono che colpisce, quella voce che emoziona, ma anche in altri contesti è possibile – da sempre – scovare belle sorprese. “C’eravamo tanto sbagliati” è il nuovo singolo della band Lo Stato Sociale, formazione bolognese di alto profilo che ha presentato oggi, in anteprima sul sito CorriereTV, il videoclip che accompagna il brano. Un folk-rock trascinante, non trascinato, dove è il testo il vero protagonista: un grido di protesta verso tutto quello che non va, con la narrazione che ricorda la celebre “Dedicato” di Ivano Fossati. “C’eravamo tanto sbagliati” è una dedica, a modo suo, e manda a quel paese cose e persone che fanno solo male alla società dell’oggi. Bene per Lo Stato Sociale che, quindi, oltre a riprendere – nel titolo – un bellissimo film della commedia all’italiana (“C’eravamo tanto amati”, ndr.), fotografa l’attualità attraverso la forma canzone…
Lo Stato Sociale ha esordito nel 2012 con l’album “Turisti della democrazia”, oggi ha pubblicato il videoclip dell’ultimo singolo, “C’eravamo tanto sbagliati”. In questi giorni il brano è addirittura arrivato al #1 posto tra i singoli più venduti su iTunes, scalzando il tormentone “Happy” di Pharrell Williams. Farà parte del nuovo album de Lo Stato Sociale, ancora senza titolo e data di uscita. In attesa di svelare le tappe del tour 2014, la band bolognese suonerà il 18 maggio a Parigi (Gibus Club) e il 20 maggio a Berlino (Glasshaus), mentre la data zero si terrà il 24 maggio a Genova (opening act: L’officina della camomilla, L’orso, Magellano e Brace).
Una “Dedicato” dei tempi moderni
Il testo andrebbe citato tutto, ma soffermiamoci soltanto qui: “..a chi lo dicono i numeri, a chi la crisi è passata, a chi sogna piccolo e si vive come un grande, a chi non crede alle favole, ma ti fa sempre una morale, a chi non alza mai la testa se non per annuire, a chi lo vuole il mercato, a chi lo chiede l’Europa…”. Il videoclip di “C’eravamo tanto sbagliati”, realizzato da Studio Croma in collaborazione con Articolture e Frog’s Film, è stato diretto da Guglielmo Trautvetter. L’animazione è opera di Giacomo Giuriato, mentre i personaggi di plastilina sono stati ‘creati’ da Matteo Burani.
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