Domani sera, 10 aprile, Emis Killa arriva sul palco dell’Alcatraz di Milano per un concerto sold out: una serata speciale per la quale sono già stati annunciati ospiti a sorpresa (J-Ax e Max Pezzali?). Nel frattempo, il rapper di Vimercate si gode anche il successo sui social network, dopo aver raggiunto quota un milione di fan. Croce e delizia di facebook è il rapporto diretto con la gente, pure con coloro che non condividono le scelte dell’artista: accade così che lo stesso decida di postar sulla sua pagina un classico dell’hip hop (“Cose preziose”, Kaos One) e che questa innocente pensata gli costi un’impennata di nervi. Alcuni detrattori hanno commentato: “Tu non sei degno di pubblicare questi pezzi“, oppure “killa impara a fare del buon rap” o, ancora, “una strofa di Cose Preziose vale tutta la tua ‘discografia’, boy“. La replica non si è fatta attendere, puntuale. Ovviamente via Facebook, ve la riportiamo qui sotto, in forma integrale.
“Facebook mi fa capire quanti scemi ci sono in giro…“
Emis Killa, rapper dei tempi moderni, ha una sua cultura di genere ed è libero di mostrare i suoi apprezzamenti verso i suoi maestri, altresì definiti ‘punti di riferimento’. Due sere fa ha pubblicato su facebook qualche classico dell’hip hop italiano e alcuni detrattori lo hanno immediatamente attaccato con frasi al vetriolo e colme di ironia. Lui ha risposto così: “…a parte che sulla mia pagina pubblico anche i video di vostra madre mentre si fa il postino se mi gira, ma poi un po di umiltà no eh? cioè VOI dite A ME che non sono degno di pubblicare certi pezzi? sto in mezzo a questo mondo da oltre 10 anni, i concerti di questi artisti li ho visti quando voi non conoscevate nemmeno sta musica probabilmente, frequentavo i centri sociali quando non erano per fighetti alternativi quali siete…”
GUARDA QUI IL VIDEOCLIP “SOLI (ASSIEME)”
Emis Killa non ha bisogno di avvocati difensori, già domani sera (all’Alcatraz di Milano, sold out) ha la possibilità di rispondere sul campo alle critiche dei suoi (pochi) detrattori. Su Facebook, tuttavia, decide di levarsi qualche altro sassolino dalla scarpa: “..ho vinto ogni tipo di competizione di freestyle ai tempi, mi sono sporcato mani e vestiti nei depositi dei treni e nelle jam per via dei graffiti, col 90 % di questi artisti/pietre miliari anni dopo ci ho collaborato nei miei E NEI LORO dischi, ho i dischi di platino in studio e ho un tour sold out e voi dite a me che non sono degno di pubblicare classici hip hop? per favore, tornate da dove siete venuti, occupatevi del vostro lavoro, lasciate parlare di hip hop e rap a chi ci vive, son sempre pronto a insegnarvi qualcosa a riguardo, quando volete e dove volete”.
(foto LaPresse)
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