“Europeisti, cattocomunisti, innovatori, perbenisti plasmati dall’onda…“. Tocca fare un mischione, dice (e canta) bene Enrico Ruggeri che oggi è in tutte le radio col suo nuovo singolo, “L’onda”. Il cantautore meneghino appare ispirato, sia nelle sonorità (new wave, quasi un ritorno al passato), sia in tutta una serie di versi che guardano – con amarezza – al presente della nostra società. Il videoclip, lo mostra in primo piano con frequenti cambi di costume (si va dal frate francescano alla classica maglia numero 10), al fianco del fido Luigi Schiavone: per lui giacca, cravatta e una chitarra ovviamente pittoresca…
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“L’onda”
Il nuovo brano di Enrico Ruggeri anticipa l’album “Frankenstein 2.0”, in uscita il prossimo 18 marzo per Sony Music. “Parlano di pace, politiche future, mettono in campo congetture, poi seguono l’onda…“, canta così Enrico, fotografando l’attualità, miscelando una canzone di denuncia con arrangiamenti a lui congeniali e, in questo caso, azzeccati. Costruisce un pezzo ‘radiofonico’ (a lui non piacerà questa definizione), perché piacevole e immediato, ma lo fa alzando il sipario su una serie di versi forti, che si prestano a una seconda (e forse terza) lettura: “Ecco l’onda che ti dice tutto quello che ti piace, la colomba della pace che ti guida con la voce…purché si monti sull’onda“.
“L’onda” è quella che si definisce ‘instant song’, scritta e incisa al momento opportuno. Come ha scritto qualcuno, Ruggeri qui canta l’omologazione, il buonismo che diventa conformista nel suo apparente anticonformismo, tra la paura di stare fuori dal gruppo e il disperato desiderio di apparire. E canta, soprattutto, quel “miraggio della partecipazione” oggi fin troppo evidente.
Il nuovo album
“Frankenstein 2.0” sarà una versione completamente nuova del precedente concept album “Frankenstein” (LEGGI QUI), ispirato al celeberrimo romanzo di Mary Shelley, con l’aggiunta di quattro incredibili brani inediti. Enrico Ruggeri sarà presto in tour: si parte il 23 marzo da Trento (Teatro Auditorium), per poi arrivare a Milano il 24 Marzo (Teatro Nuovo), a Genova il 3 Aprile (Teatro Politeama), a Torino il 4 Aprile (Teatro Colosseo), a Trieste il 5 Aprile (La Contrada Teatro Stabile) e a Reggio Emilia il 22 aprile (Teatro Ariosto).
(foto LaPresse)