Il mito, la leggenda. L’anniversario meno dolce, ma comunque importante, di quelli che fanno ‘gola’ agli almanacchi. Vent’anni fa (21 febbraio 1994, Milano) l’ultimo concerto dei Nirvana: giorni in cui iniziava la tournée italiana precedente alla scomparsa di Kurt Cobain. Prima una data a Modena, poi Roma e, infine, il capoluogo meneghino, con due date nel mitico “Palatrussardi”. In questo lungo tempo poco è accaduto, il vero grunge – nato, cresciuto ed esploso nel nostro periodo di riferimento – si è praticamente fermato e quello di Kurt e soci resta ancora oggi una sorta di testamento live…
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Nirvana, Italia: era il 1994
Da molti definito come “il funerale del rock” (macro-genere che, dentro di sé, accoglie svariate sfumature), il tour italiano dei Nirvana in Italia era riuscito a dare un segnale chiaro alle generazioni successive: nulla sarebbe più stato come prima. Nel grunge, nel pubblico, nel percorso nuovo degli stesi Nirvana. Kurt Cobain incappucciato, immobile davanti al microfono, performer praticamente ‘nullo’, rispetto ai suoi compagni di viaggio (Kris Novoselic e Dave Grohl, ndr.), caldi e pimpanti come sempre. Ce ne accorgiamo dal filmato che postiamo qui sotto: Kurt non cambiò mai posizione nell’ora in cui suonò sul palco del Palatrussardi. Un lungo addio concentrato in pochi centimetri, 60 al massimo. Un cerchio ideale disegnato attorno a lui, visibilmente statico sulla chitarra, sempre fuori tempo. Chi c’era racconta di un attore ai titoli di coda, in mezzo al frastuono generale: pallore cadaverico misto a tragedia annunciata.
Un tributo amaro
Nessun tributo e nessun omaggio può essere definito amaro, è vero. Lo scorso sabato, al teatro dell’Antella di Firenze si è svolto il “Nirvana: A Tribute”, proprio a vent’anni dall’ultimo tour dei Nirvana e dalla morte del mito Kurt Cobain. Ben otto band della scena fiorentina hanno dedicato al trio di Seattle un tributo live, costruito sulle scalette delle ultime performance della band (quelle avvenute tra febbraio e marzo del 1994). Circa venti musicisti si sono avvicendati sul palcoscenico per una notte dedicata a Cobain, Novoselic e Grohl. Vent’anni di storia, a vent’anni dal dramma.
(foto by facebook)
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