Partiamo da qui: se mi trovo in macchina e in radio gira questo pezzo, non cambio stazione. E proseguo il viaggio. “Blu Occhi” è il nuovo singolo di Alessia d’Andrea, artista molto nota all’estero e ora finalmente planata sul mercato italiano con il primo estratto di un album che uscirà in primavera. Il brano è stato scritto da Maurizio Lauzi, noto ai più per aver dato vita al celebre tormentone “perché Sanremo è Sanremo“, e per essere figlio della leggenda Bruno, elemento di spicco della storia cantautorale italiana.
Vi proponiamo, in basso, l’anteprima del lyric video di “Blu Occhi”: Alessia arriva in corsa, regala ai fan il suo primo album in italiano, dopo le pregevoli collaborazioni “oltre confine”. Esempi? Dai successi pop-dance al fianco di Molella (“Paradise”, ndr) e altri dj di fama internazionale, alle collaborazioni pop-rock con Ian Anderson dei Jethro Tull (bellissima la sua versione di “Locomotive Breath”). Il nuovo disco è stato realizzato tra Italia, Germania, Svezia e Stati Uniti…
Alessia D’Andrea – Blu Occhi (Lyric Video) from renilin on Vimeo.
“Blu Occhi”
Fresco, immediato, brillante. “Blu Occhi” ha tutto per diventare una hit. Struttura melodico-armonica estremamente valida e testo che vaga tra l’ironia e una sana punta di malizia. Alessia d’Andrea è oggi una delle poche cantautrici capaci di cantare alla perfezione in due lingue (italiano e inglese), pronta a cogliere con entusiasmo e competenza le sfide dei più disparati generi musicali. E’ pop, è blues, è rock. E’ umile, soprattutto: “Avevo tanta voglia di cantare nella mia lingua, ero curiosa di capire se la mia musica potesse interessare il pubblico italiano…“.
“Blu occhi” è stato scritto da Maurizio Lauzi, cantautore fin troppo sottovalutato dal nostro paese (ricordiamo brani luminosi, come “Il capo dei giocattoli” e “Un po’ di tempo”) e fa da apripista al nuovo disco della d’Andrea, la cui uscita è prevista per questa primavera. “Dentro ci saranno anche alcune canzoni scritte in passato e ora rivestite con abiti nuovi (…) Io ho suonato in quasi tutti i brani, in alcuni casi il piano acustico e in altri le tastiere“. A tal proposito, ricordiamo che l’ultimo disco dell’artista calabrese (“Alessia D’Andrea”, 2009) era tutto in inglese e comprendeva una canzone italiana (“Al bar di Tommy”).
“Con Blu Occhi ho capito quanto possa essere bello prendersi in giro: trovare meraviglia nell’essere leggeri, senza diventare sciocchi. Forse oggi c’è troppa gente che si prende troppo sul serio…“. Frasi di Alessia d’Andrea, che ci presenta così il suo nuovo singolo italiano. Lei potrebbe cantare qualsiasi cosa e risultare, comunque, credibile: non è solo questione di intonazione, tecnica vocale o pulizia interpretativa, ma semplicemente l’intendere la forma-canzone come un qualcosa da comunicare.
Merita rispetto e ascolto, soprattutto perché ama la storia, senza perdere di vista il presente: “Tra i più giovani apprezzo molto Beatrice Antolini e Margherita Vicario, se mi guardo indietro ho tanti nomi da fare, da Pino Daniele ad Alice, da Zucchero alla prima Bertè…“.
“Blu Occhi” è solo l’inizio di un viaggio nuovo, io non penso proprio di cambiare stazione.
(foto Ufficio Stampa)
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