Paolo Bovi, da molti conosciuto come ‘il sesto dei Modà’, è stato arrestato con l’accusa di molestie sessuali su minori. Pessima vicenda quella legata al fondatore ed ex tastierista della band milanese: l’accusa è di quelle peggiori, il tutto è accaduto a Milano dove Bovi è stato posto ai domiciliari dall’autorità giudiziaria. In merito una nota dell’ufficio stampa, con i Modà che dichiarano: “Siamo agghiacciati alla sola idea che sia potuto succedere quello di cui non abbiamo mai avuto alcun sentore. Speriamo che la magistratura concluda presto le indagini e che il loro esito non sia terrificante come lo è il loro avvio“.
Fatti risalenti al 2011
Membro della band dei Modà, anche se non più musicista, Paolo Bovi ha fatto parte della storia di una dei gruppi più amati su tutto il panorama pop-rock italiano. Con il leader, Kekko Silvestre, Bovi diede vita alla formazione nei corridoi di un oratorio, quando era animatore di una parrocchia. Oggi un brutto risveglio: è, infatti, indiziato di avere molestato (i fatti risalgono al 2011) quattro ragazzini fra i 13 e i 16 anni.
L’uomo, residente nell’Hinterland Milanese, è stato prima arrestato dalla polizia e in seguito posto ai domiciliari dall’autorità giudiziaria, che ha deciso di applicare, per la prima volta, il braccialetto elettronico tra le misure.
Il fatto, secondo quanto riportato questa mattina dal Corriere, riguarda l’anima di un gruppo punto di riferimento degli adolescenti e non solo. Come detto, Paolo Bovi è fondatore ed ex tastierista dei Modà: dal 2005 è passato dietro il palco come fonico del gruppo giunto secondo nel 2011 e terzo nel 2013 al Festival di Sanremo. Quarant’anni, incensurato, Bovi frequentava da anni la parrocchia, era rimasto legato a quel luogo assumendo nel tempo ricoprendo la figura di educatore-animatore. E’ nel 2011 che si sarebbero consumate le quattro violenze, avvenute all’esterno della struttura, in altri luoghi dove il fonico milanese avrebbe attirato le giovani vittime.
Da parte nostra massima solidarietà a Kekko Silvestre e a tutta la band dei Modà, con l’augurio che nessun organo d’informazione possa provare a mischiare la musica con fatti assolutamente slegati dal contesto artistico. I Modà hanno sempre dimostrato profonda educazione e rispetto nei confronti del pubblico.
(foto by facebook)
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