La gioia di rivederli lì, tutti insieme, tutti vicini. Come tanti decenni fa. Pino Daniele inaugura la sua seria di concerti: il PalaPartenope accoglie l’onda lunga della canzone napoletana, quella che puoi solo amare. Pino incanta la sua città, conduce con simpatia ed eleganza alla fine del 2013, anno funestato dalla perdita di artisti di prima grandezza (Dalla e Jannacci su tutti). “Napul’è – Tutta n’ata storia” blocca il traffico del capoluogo partenopeo, fuori dal palazzetto gente arrivata da tutta italia, ambulanti che vendono “l’accendino di Pino” a 1 euro, qualche malumore per il caos provocato dall’evento e tanto, tanto entusiasmo…
Je sò pazz’, ‘O scarrafone, Tutta n’ata storia, Napul’è. Solo alcuni dei capolavori che scaldano il palcoscenico. Trionfo pieno di emozioni. Tanti amici musicisti, da Tullio De Piscopo a Rino Zurzolo. Pino Daniele ricorda quel passato che non muore mai, Massimo Troisi: accanto a Lina Sastri canta la dolce ‘O ssaje comme fa ‘o core, composta proprio al fianco dell’attore e regista scomparso alcuni anni fa.
Fuori il pubblico non vede l’ora di entrare, di gioire: “Napul’è: Tutta n’ata storia” diventa l’evento dell’anno per tutti i napoletani che vogliono salutare il 2013 in fretta e sperare in qualcosa di buono per i mesi a venire. Risplende la grinta di artisti unici, come Teresa De Sio che canta – e bene – la sua Aumm’ Aumm’, come il sempreverde (e sempre vivo) De Piscopo che tra un assolo e un sorriso incanta le prime file del PalaPartenope.
Mascalzone latino, scugnizzo con la chitarra, italian blues-man: chiamatelo come volete, di certo Pino Daniele è ancora in grado di accogliere folle appassionate, giovani e non provenienti da ogni parte del paese, Firenze, Bologna, Roma. Napoli, poi, è tutta qui. A osannare il suo Re.
NOTE: Stasera un nuovo spettacolo al PalaPartenope, intanto sono ancora disponibili alcuni biglietti per le date del 4 e 5 gennaio (online su www.ticketone.it e nei punti vendita e nella prevendite abituali di Go2 e Ticketone).
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