Claudio Baglioni incanta, ancora una volta. Dopotutto, il vero cantautore è sempre capace di grandi magie. “Con Voi” è qualcosa di più di un album nuovo, è un progetto in 15 tracce capace di raccontare una storia presente: canzoni uscite su iTunes, periodicamente, poi messe a punto e rese perle rare di un disco vero e proprio. Dalla title track sino all’ultima nata “Una storia vera” è una narrazione piacevole fatta di note e frasi che sposano la poesia senza staccarsi troppo dall’attualità e dai sentimenti puri del mondo che ci appartiene.
“Con Voi”, l’album
“..se si va per mare non vuol dire che la promessa di una terra sia davvero, poi, la terra promessa…“. Impossibile trovare una sola (solo una) espressione contenuta nell’album “Con Voi” che possa (da sola) dare un segno e un senso al nuovo progetto di Claudio Baglioni: scegliamo poche parole estratte da “Isole del Sud”, col pensiero agli ultimi tristi fatti di Lampedusa. Il viaggio, corpo e anima, è la spina dorsale che tiene unite i dodici brani: curiosità e stupore, desiderio di mettersi in discussione, senza l’ansia del nuovo nascosto lì nell’ombra. Pensiamo a “In Cammino”, dove sono gli archi a far pompare il cuore del pezzo: in mezzo a questa carovana di suoni, sembrano quasi dei fili invisibili e resistenti, atti a tenere in piedi tutta la struttura armonica…
Bravo Baglioni. E’ un disco, questo, che sembra realizzato in una sola giornata, con un folto pubblico in sala d’incisione. Lunga dedica verso qualcuno, dai fan (numero ormai smisurato) agli affetti più cari (di ieri e di oggi) ed è proprio qui che ritroviamo canzoni come “Dieci Dita” e “Va tutto bene”. Qui l’artista canta la sua “oggi”, seguito ideale della “Domani” di un album del 1999. “La mia fuga da una ruga in più“, perché questo è l’amore, la possibilità di fermare il tempo, oppure farlo trascorrere come se non fosse una croce e un peso, ma un’opportunità…
“Chi ci ammazza” è è la traccia più cialtronesca (e ci sta), un po’ come quella “Serenata in sol” del 2003. E’ invece “In un’altra vita” uno dei punti più alti di tutto il disco: immagine fortemente cinematografica, atmosfera evocativa. Un’altra vita, intesa come altro mondo, che fa pensare al finale de “Il Gladiatore”, quando il protagonista – caduto in battaglia – è pronto a raggiungere i suoi affetti più cari, in un’altra vita, appunto.
Claudio Baglioni costruisce un album che reca in sé l’idea del Convoy, proprio perché preso da un’anima cangiante: tanto pop moderno, ma di fondo quel buon gusto legato ai classici (Puccini su tutti) e qualche virata nel tango (“Come un eterno addio”, amori infelici e/o impossibili) e nel rock (“L’ultima cosa che farò”). Lui stesso ha ribadito quanto “E noi due là” proponga salti negli intervalli molto interessanti, dando peso alla struttura musicale e senza addentrarsi nell’insolutezza dei rapporti dell’oggi (“strade senza inizio e senza fine“). Noi mettiamo in cima una potenziale facciata B, “Gli anni della gioventù”. Due adolescenti che si amano, usando al massimo e al meglio il poco tempo che il destino ha loro riservato. Andamento perfetto per un certo cinema d’antàn: la coda, infatti, richiama i celebri Cantori Moderni di Alessandroni. “Con Voi”, disco d’oro per le classifiche, album brillante e prezioso per chi adesso è in ascolto.
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