L’amore viscerale, ricambiato, per quei polpastrelli sempre pronti a pizzicare le corde di una chitarra o carezzare gli 88 tasti di un pianoforte. Non fa differenza per Claudio Baglioni che al Teatro Geox di Padova ha inaugurato la serie di concerti-recital avviata qualche anno fa a Roma. “Dieci Dita”, chi lo conosce lo sa, è un evento intimo: quasi un ossimoro per il cantautore romano che ancora una volta riesce nell’impresa di radunare folle incredibili, regalando l’atmosfera di un gigantesco falò. Quanta qualità, quanta passione, quanta emozione: tutto è ancora lì, come fosse la prima volta…
“Dieci Dita”
Familiare, raccolto, artigianale. Ci fosse il bonus di un altro aggettivo, useremmo anche sobrio. Claudio Baglioni ha nettamente (e non da ieri) cambiato strada, ma non direzione. Nel suo “Dieci dita” troviamo un concerto anticonformista: là dove l’idea della festa musicale dovrebbe far rima con trambusto e baccano, lui regala la dolcezza del pop, vissuto attraverso un viaggio in solitaria. Chitarra, tastiera, pianoforte e un repertorio che sembra infinito: tante le hit, di oggi e di ieri, presentate in maniera intelligente, originale, con arrangiamenti solo apparentemente poveri. Il Teatro Geox è esaurito, ma non esaurisce mai il sostegno e l’entusiasmo per una delle date previste nella cittadina veneta…
Parliamo di canzoni, ma senza scadere nel piacere dei singoli pezzi. Sì, perché questo concerto è quasi un concept live, ogni tassello, ogni nota è inserita alla perfezione e forma un immenso accordo (con la platea). Per Claudio Baglioni look total black e “Dieci Dita” che a Padova è sold out per tutte e tre le serate (due se ne sono già andate). Il pubblico canta con il divo di Centocelle: “Solo” è la prima, sulla scena due pianoforti e tre chitarre, lui regna nella triplice veste di autore, interprete e narratore. Poi “Acqua della luna”, bellissima dedica alla madre Silvia, scomparsa pochi mesi fa. Avanti con i grandi classici, “La vita è adesso”, “Signora Lia”, Un po’ di più, “Ragazza di campagna”, “Chissà se mi pensi”, “W l’Inghilterra”, “Porta Portese”, Avrai”. Dentro anche le perle dell’ultimo album ConVoi, su tutte la performance piano e voce di “E noi due là”. Tanti saluti al Teatro Geox, a Padova si torna nel 2014 (3 e 4 aprile, al PalaFabris). Lì sarà un’altra storia, non un’altra musica.
(foto by facebook)
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