Ritirarsi a vent’anni è come acquistare un’automobile e staccare il pedale dell’acceleratore. Praticamente non guidi, non cammini, non vivi. L’annuncio arriva a sorpresa, scompone, sconquassa: la sorpresa di Justin Bieber non può che generare sospetto, pare la solita (trita e ritrita) mossa per fare marketing, per scaldare gli animi nei giorni del suo nuovo album-raccolta “Journals” (LEGGI QUI I DETTAGLI). La popstar canadese è intervenuta in diretta a una radio californiana, dichiarando quanto segue: “Dopo il nuovo album mi ritiro. Penso che lascerò la musica. Voglio crescere come artista e mi faccio da parte. Voglio che la mia musica possa maturare“. Avrà mica paura del nuovo talento Austin Mahone…?
“Mi ritiro”
Non ci crede nessuno o, meglio, nessuno vuole crederci. Difficile pensare che un ragazzo di vent’anni, soprattutto così adorato dalle fan, voglia farla finita (artisticamente). Nonostante tutto questo, Justin Bieber dichiara di volersi ritirare. La notizia sta provocando reazioni disparate, c’è chi fa festa e chi – invece – è già in lacrime. Lui, intervistato dall’emittente radiofonica Power 106 di Los Angeles, ha affermato: “Dopo il nuovo album mi ritiro. Penso che lascerò la musica. Voglio crescere come artista e mi faccio da parte. Voglio che la mia musica possa maturare…“.
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Commenti a caldo? Per ogni Belieber cala il sipario: nostalgia, rabbia, delusione, rassegnazione. Mentre una “certa” stampa – come si dice in gergo – ci sguazza alla grande: a tal proposito è colma di sarcasmo la posizione dell’Huffington Post, che scrive: “Purtroppo sarà solo una cosa temporanea“. Onestà intellettuale viene in soccorso, i Music Mondays, con la pace di 2-3, non sono stati di grande impatto: sarebbe il caso per Justin di fermarsi un bel po’, altrimenti rischia di vincere come star, ma di perdere come artista.
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