Travolgente. Sarà anche banale come incipit, ma di meglio non ci viene. Negramaro sempre più dal profumo intenso e come il vino (quasi) omonimo, sempre più piacevoli al palato. Alla platea, in questo caso: tutto esaurito al PalaLottomatica di Roma, la gran voglia di stupire le migliaia e migliaia di persone accorse per vivere una serata da sogno. Calda, accogliente, unica. Lo start è da applausi: “Ti è mai successo” fa impazzire tutti e lascia intravedere un percorso speciale, da vivere insieme per una lunga notte…
Duetto magico
“Qui ormai ho tanti fratelli romani…a parte che, diciamocelo, Roma è una grande Lecce…Mi sento a casa e grazie a tutti…“. Giuliano Sangiorgi e un gruppo in ginocchio. Letteralmente, ma non per stanchezza o elemosina, più semplicemente per segno di gratitudine. E’ questa l’immagine simbolo del concerto dei Negramaro: sold out al PalaLottomatica di Roma per la prima di due grandi serate. Alle spalle di Giuliano e compagni, il pubblico romano in festa con le mani alzate al cielo. Stasera si replica: ieri è stato Niccolò Fabi a deliziare tutti nella veste di guest, magie in acustico sulle note di “Costruire”, questa sera potrebbe/dovrebbe toccare a Fiorello…
“Un fratello, un amico, un grande cantautore con il quale passiamo diverse serate in casa, a fare niente e a fare note…“. Semplice presentazione di Giuliano Sangiorgi che introduce sul palco Niccolò Fabi. Roma si scalda per i Negramaro, la temperatura del PalaLottomatica cresce a dismisura, in quello che sembra essere un encefalogramma impazzito.
Note nella notte, alternanza tra un rock coinvolgente e un’atmosfera più dolce, quasi confidenziale. Si parte alle 21 precise, con “Ti è mai successo” (come accennato più sopra) e un gioco di luci rosse che colora l’avanzata della band sul proscenio capitolino. Poi, tutte in fila: “Nuvole e lenzuola”, “Meraviglioso”, “Un passo indietro”, l’evocativo organetto di Andrea De Rocco in “Solo 3min”, prima dell’omaggio a Franco Califano con “Roma nuda” (commovente). “Ottobre rosso” è tra le più belle della serata, molto suggestiva: il preludio al gran finale.
Incanto e meraviglia per una band che si mette in discussione, che non si accontenta: è rock, ma non solo. E’ cantautorale, ma non solo. L’arrivederci (stasera si replica) è il dubstep: doppia versione di “Una storia semplice” e il palazzetto diventa un’enorme discoteca.
LA SCALETTA:
“Ti è mai successo?”
”La giostra”
”Nuvole e lenzuola”
”Meraviglioso”
”Londra brucia”
”L’immenso”
”Via le mani dagli occhi”
”Un passo indietro”
”Costruire” (con Niccolò Fabi)
”Estate”
”Solo 3min”
”Sei”
”Sole”
”Mentre tutto scorre”
”Voglio molto di più”
”Roma nuda”
”Ottobre rosso”
”Singh-iozzo”
”E’ tanto che dormo?”
”Parlami d’amore”
”Una storia semplice”
(foto by kikapress.com)
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