Ape Escape @ X-Factor 7: Simona Ventura e il suo gruppo rivelazione

Non vi azzardate a ‘ripulirli’. Gli Ape Escape sono così e, probabilmente, è il nostro paese il solo attento alla confezione, prima, e al contenuto, dopo. “L’immagine è tutto” recitava un noto slogan pubblicitario, ma è pur vero che in 50 anni di musica da queste parti se ne sono viste di tutti i colori: la ciabatta rimarrà per sempre un totem ineguagliabile, ma X-Factor 7 non ha fin qui presentato talenti di livello eccelso e questi tre elementi salernitani rimangono una felice scoperta.
L’ispirazione comune viaggia a cavallo tra Demetrio Stratos, Mike Patton e il Banco del Mutuo Soccorso, senza disdegnare Linkin Park, Depeche Mode e i giovani Muse. Il talent show di Sky non prevede un Premio della Critica: peccato, perché se ci fosse…

“Pugni chiusi” dei Ribelli e “Madness” dei Muse. Sono queste le canzoni più ‘care’ agli Ape Escape. Il trio è composto da Tony D’Alessio (il più ‘anziano’), Matteo D’Acunto e Antonio Pagano: i due sono l’anima rap della formazione, infatti i loro gusti musicali virano sulla dimensione hiphoppara, con in testa i nostrani Articolo 31. L’uomo con la barba, il front-man, se preferite, si mostra sul palco come artista maturo e dalla grande sensibilità. Gli Area e Francesco Di Giacomo nel cuore, poi quell’ammirazione per Gino Paoli e la sua “Senza fine” che quasi sorprende. Sarebbe bello vederlo cantare un brano del genere sul palcoscenico della X-Factor Arena…

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Pronostici

L’anno scorso qualcuno sperò fino all’ultimo che il rapper Ics potesse avere la meglio sulla super favorita Chiara Galiazzo. Sappiamo tutti come è andata a finire. Difficile, praticamente impossibile che la settima edizione di X-Factor possa sorridere al terzetto degli Ape Escape. Molteplici i motivi: l’immagine (fondamentale in un talent), l’essere un gruppo (e neppure una boyband), gli avversari. Sì, sembrerà banale, ma a trionfare è quasi sempre chi riesce a mettere tutti (o quasi) d’accordo, le precedenti edizioni lo provano.
E’ a questo punto che giunge la proposta: un Premio della Critica, un modo come un altro perché la versione italiana del format musicale più famoso al mondo possa distinguersi in mezzo a un oceano standardizzante. Ape Escape, mettetevi l’anima in pace: non andrà così, ma di artisti come voi X-Factor 7 si è giovato. E tanto.

(foto by kikapress.com)