Una donna con l’entusiasmo di una ragazzina. Forse ha ragione Laura Pausini, bisogna avere il coraggio di guardare le cose con meraviglia, con lo stupore di quando si era tutti più piccini. E’ così che si rivolge alla platea di giornalisti accorsi oggi all’Hotel Armani di Milano per la conferenza di presentazione del nuovo album, “20 – The Greatest Hits” (doppio cd con 38 tracce, brani ricantati, rimasterizzati e riarrangiati, oltre a 3 inediti). Meravigliati siamo anche noi che la vediamo così carica ed energica, sembra di stare sopra il palcoscenico con lei: prende il microfono e non lo lascia più. E un racconto senza soluzione di continuità, piacevole, colmo di aneddoti. Dagli esordi sotto la guida del padre Fabrizio alle esperienze in giro per il mondo, fino all’incontro con il M° Ennio Morricone…
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Da Castrocaro al Teatro Ariston
“Fin da da bambina sognavo di diventare una cantante di pianobar. Una volta ho rubato il microfono a mio padre, da quella sera per dieci anni ho lavorato con lui. A Castrocaro ci sono andata, ma arrivando ultima in classifica. Così ho dimostrato a mio padre che non ero adatta a farmi giudicare dal pubblico. Poi è arrivato Sanremo Famosi, le selezioni regionali dell’Emilia Romagna, il trionfo e una grande fortuna (era il 1991, ndr.), quella di non partecipare all’edizione del 1992, perché ‘La solitudine’ arrivò solo nel 1993: devo tutto a quella canzone e nel ’92 non era ancora pronta“.
La fedeltà alla Warner
“Il Resto del Carlino contattò mio padre, perché c’era un produttore che voleva portarmi a Milano per delle audizioni davanti ai discografici: ci andai, pochi mi apprezzarono, neppure la mia attuale etichetta. Nonostante i problemi, ho sempre dimostrato gratitudine e fedeltà alla Warner: non ho mai tradito, è un valore che mi hanno insegnato i miei genitori“.
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20 – The Greatest Hits
“Questo album raccoglie i brani più conosciuti di tutta la mia carriera. Ho pensato fosse giusto arricchirlo con duetti che hanno segnato la mia crescita artistica: da Alejandro Sanz a Lara Fabian, sino a Ennio Morricone. Era giusto partire da ‘La solitudine’: ho deciso di chiamare il Maestro, ma all’inizio ero scettica, perché lui difficilmente arrangia brani di altri autori. Ci siamo sentiti una mattina presto, verso le sei e mezza, mi ha dato un appuntamento e si è messo a disposizione con grande umiltà. Ha fatto sua quella canzone, aggiornandomi giorno dopo giorno sul lavoro che stava svolgendo“.
Grazie a Virginio e Niccolò
“Ho provinato ben 41 canzoni, ma non mi convincevano molto. Poi sono arrivati 4 pezzi di Virginio Simonelli, alla fine abbiamo scelto ‘Limpido’, canzone che parla di verità e che stimola ad essere se stessi. Kylie Minogue è stata fantastica, naturale, duettare con lei è stato meraviglioso, perché artisticamente è l’opposto di me. Poi sono arrivate ‘Dove resto solo io’ (avrebbe dovuto chiamarsi ‘Altrove’) e ‘Se non te’, scritta da Niccolò Agliardi, perfetto anche lui. Grazie a loro due, grazie a tutti gli autori: senza di loro non esisterebbe la musica“.
(screenshot by YouTube)
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