Per quelli della nuova generazione uno come Paolo Belli può facilmente essere il perfetto incrocio tra Renzo Arbore e Rosario Fiorello. Con le dovute proporzioni, ovvio. L’ex Ladri di Biciclette mischia la contagiosa simpatia al grande amore (ricambiato) per la musica. Tantissimi concerti, un po’ di tv (che non guasta mai) e qualche canzone nuova. Ora arriva anche l’album: nei negozi tradizionali, su iTunes e nei migliori digital store dal prossimo 19 novembre ecco, infatti, “Sangue Blues” (Planet Records). Dopo tre anni di assenza dal mercato discografico, Paolo ritorna sulle scene con undici brani ‘ballabili’, dallo swing al reggae, dal lindy-hop al boogaloo…
“Sangue Blues”
Il titolo è molto carino, considerando che di nobili (o presunti tali) il nostro paese è pieno zeppo. L’ironia non fa mai male, il sangue blu prestato alla musica diventa, così, “Sangue Blues”, disco nuovo di zecca. Arriverà molto presto (19 novembre), a suonare con lui gli amici e i collaboratori di sempre, la Big Band composta da Mauro Parma (batteria), Enzo Proietti (piano e hammond), Gaetano Puzzutiello (contrabasso e basso), Peppe Stefanelli (percussioni), Paolo Varoli (chitarre e banjo), Pierluigi Bastioli (trombone e basso tuba), Nicola Bertoncin (tromba), Daniele Bocchini (trombone), Gabriele Costantini (sax contralto e tenore), Fabio Costanzo (tromba), Davide Ghidoni (tromba), Vittorio Gualdi (tromba), Matteo Pescarolo (sax tenore) e Marco Postacchini (flauto, sax Baritono e tenore).
“Sangue blues” è il nuovo album di Paolo Belli e giunge sul mercato discografico a pochi mesi dall’uscito del singolo apripista “Senti che rombombom”, cover in Italiano di “Hot Hot Hot”, riempipista reso celebre negli anni ’80 da Mr. David Johansen, contenuto anche nel nuovo lavoro. Tra gli altri pezzi contenuti nel disco, oltre agli inediti, emergono alcune pregevoli cover come “Vengo anch’io” di Enzo Jannacci (omaggio bello e doveroso). Tutto l’album di Belli è stato prodotto, diretto, arrangiato e mixato da Roberto Ferrante, proprietario e fondatore della stessa Planet Records.
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