Qualche giorno fa ne abbiamo parlato (e bene) con l’amico Red Ronnie (LEGGI L’INTERVISTA), Samuele Bersani è uno di quei cantautori ad arte. Sarà anche la canzone una forma d’arte povera, è vero, ma gente come lui, Fabi, Silvestri e Gazzè e pochi altri restano ancora oggi un vanto del nostro paese. Una bella generazione ‘green’ di artisti italiani: intanto, arriva in radio l’8 novembre “Chiamami Napoleone”, il nuovo singolo di Bersani. Raccoglie la pesante eredità di “En e Xanax”, probabilmente il pezzo più bello di questo 2013…
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“Chiamami Napoleone”
Il nuovo singolo di Samuele Bersani, “Chiamami Napoleone” è una sorta di parodia in musica e, dopo l’uscita del più intenso e struggente “En e Xanax”, ci sta veramente tutto. Ne esce fuori uno spassoso ritratto contemporaneo del nostro Paese che, come recita il testo, “da stivale si è ridotto a pantofola“. L’attualità vista con gli occhi del cantautore-fotografo-viaggiatore, il passante che arriva, osserva e mette tutto in strofa e ritornello.
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Il brano sarà accompagnato da un videoclip in “motion graphic”, scritto a quattro mani dallo stesso Bersani insieme al regista Bruno D’Elia, che lo ha animato e diretto. Citando alcuni personaggi che hanno fatto grande la nostra storia, da Giulio Cesare a Fellini, passando per Sergio Leone e Monica Vitti, “Chiamami Napoleone” è un racconto per fotogrammi di un’Italia confusa e sgretolata che ha perso tutti i suoi riferimenti. Un brano amaro e grottesco, ma terribilmente attuale.
“Chiamami Napoleone” è estratto dall’ultimo album di inediti di Samuele Bersani, “Nuvola numero nove” (Sony Music) che, pubblicato lo scorso 10 settembre, ha esordito subito al primo posto della classifica degli album più venduti.
(foto by Ufficio Stampa)
