James Taylor sbaglia l’inno americano allo stadio di Boston [VIDEO]

A guardarlo così, oggi, fa venire in mente Pierluigi Bersani, ex segretario del Partito Democratico. Ma James Taylor ha costruito la sua carriera su ben altre note. Un po’ stonate nelle ultime ore, anche se l’emozione può sempre giocare brutti scherzi: Boston, stadio gremito, i Red Sox (sua squadra del cuore) pronti a battagliare e lui in mezzo a una folla di gente, chitarra in braccio e un inno da interpretare. L’Inno, quello americano: peccato che “Sweet baby James” entri in confusione proprio al momento clou e decida (?) di cantare un’altra canzone…

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James Taylor: gaffe canora

Dopo la gaffe arriva, puntuale, il perdono. Soprattutto se a sbagliare è una leggenda della musica internazionale come James Taylor. Immaginate uno stadio pieno di gente, l’immediata vigilia di una partita importante, tu al centro di tutto – accompagnato dalla fida chitarra – e una canzone in partenza: James sbaglia l’attacco dell’inno nazionale. Si sarà emozionato, certo, da quelle parti il senso di appartenenza alla nazione è fortissimo, nulla a che vedere con ciò che accade in altri paesi.

E dire che la canzone con la quale James Taylor decide di partire è un altro piccolo capolavoro a stelle e strisce: ha iniziato intonando “America the beautiful”, pezzo che Willie Nelson portò al successo. Poi, in corso d’opera, ecco la correzione, con Taylor che vira immediatamente sui versi di “The Star Spangled Banner”. La performance è davvero da brividi, per la serie: “ho sbagliato, ma ora vi faccio vedere io!”.
L’arpeggio di chitarra scatena applausi e fischi che nelle lande americane sono spesso sinonimo di approvazione. Un po’ di buon folk ha, così, condito e colorato il match di baseball dei Red Sox di Boston: i media americani vanno a nozze con le gaffe, questa volta non potevano farne a meno.

(foto by kikapress.com)