“Conclusione perfetta per un anno in #ricreazione. #trieste meravigliosa. Meraviglioso tutto. Grazie grazie grazie“. Così, sui social, Malika Ayane: interprete di rara raffinatezza musicale, già trasversale – nonostante la giovane età – e alla sua prima assoluta a Trieste per l’ultimo concerto del “Ricreazione Tour”, lungo giro di concerti a supporto del suo terzo disco di inediti, “Ricreazione”.
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La prima cosa è il timbro, poi viene la capacità di comunicare. Al terzo posto l’intonazione. Queste le coordinate di un artista: Malika Ayane incarna alla perfezione questo trittico di qualità, lo sanno bene i diecimila (e oltre) che l’altra sera hanno gremito Piazza Unità d’Italia a Trieste per il “Barcolana Music Festival”. Si è concluso, così, il “Ricreazione Tour”, tournée post-album di grande successo (all’interno collaborazioni di prestigio, come Paolo Conte e Giuliano Sangiorgi dei Negramaro). Un tour roboante, che l’ha portata nei principali teatri italiani e, dallo scorso luglio, nelle più importanti piazze della penisola. A Trieste è andata così…
Venerdì in radio il 5° e ultimo singolo estratto dall’album “Ricreazione”. Sarà la volta di quella “Neve casomai” che avevamo applaudito in tempi non sospetti, circa un anno fa. A Trieste Malika Ayane ha incantato il numerosissimo pubblico accorso con due ore di concerto: ogni canzone appoggiata su quel palcoscenico cambia forma e acquista un significato nuovo, da “Il tempo non inganna” a “Tre cose”, fino ai suoi più grandi successi, “Sospesa”, “Ricomincio da qui”, “Come foglie”, “Feeling better”. In Piazza Unità d’Italia, ovviamente, un po’ di Sanremo con “E se poi”, “Niente” e “Cosa hai messo nel caffè”.
Malika potrebbe cantare dovunque e in qualunque lingua: ogni volta che da’ vita a una nota annulla la distanza tra le sue labbra e gli occhi del pubblico. E’ un piccolo miracolo musicale.
(foto by Twitter)