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Miley Cyrus e “We Did Stop”, satira politica per l’ex Hannah Montana [VIDEO]

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Una casa delle libertà all’americana. Baste leggere queste parole: “It’s our party, we can do what we want“. Parte così la nuova trovata che Miley Cyrus che, a questo punto, avrebbe anche intenzione di perlustrare le strade della satira politica: la parola “party” significa sia “festa” sia “partito”, per cui – tradotto – “è la nostra festa possiamo fare quel che vogliamo“, oppure “è il nostro partito, possiamo fare quel che vogliamo“. L’ex signorina Disney ha partecipato sabato sera allo spettacolo comico-satirico Saturday Night Live come ospite d’onore, e qui ha interpretato un video ispirato allo shutdown dello Stato federale in corso a Washington: la sua celebre “We can’t stop” è diventata “We did stop (The Government)”

GUARDA L’ORIGINALE VIDEO “WE CAN’T STOP”

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Parodia con tanto di linguaccia. Ormai è un marchio di fabbrica, non c’è niente da fare, ma andiamo con ordine. Miley Cyrus ha riadattato la sua canzone “We can’t stop”, facendola diventare “We did stop”, (Ci siamo fermati), titolo perfetto per ironizzare sulla paralisi dei servizi federali americani. Gioco, presa in giro, divertimento e qualche eccesso, anche se nel caso specifico l’ex Hannah Montana si mostra politicamente impegnata, ironizzando sull’esponente politica (Michele Bachmann, ndr) più capace di “rappresentare” la chiusura della destra repubblicana: di qui lo shutdown dei servizi pubblici di questi giorni…

Miley Cyrus sopra le righe, sopra il letto, nella vasca, ma questa volta pittosto vestita: per lei è già un passo avanti. Lei da una parte, l’attore Taran Killem, dall’altra: quest’ultimo ha impersonato il Presidente della Camera John Boehner. Il tutto trasportato nel parodistico rifacimento del popolare video di Miley, “We Can’t Stop”.

Prende in giro Justin Bieber?

Nota a margine, a proposito della presenza di Miley Cyrus al “Saturday Night Live”. L’esile biondina non si è fermata al video-parodia in salsa repubblicana, ma ha anche preso le sembianze di una ragazzina bianca di classe media: un incomprensibile “street speak” nel suo modo di parlare, proprio come i rappisti. In tanti hanno visto un’imitazione di Justin Bieber, tutt’altro che complimentosa…

(foto by kikapress.com)

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