Lo insegna la comunicazione: da che mondo è mondo, più forte è il messaggio di una parodia, maggiore sarà il risultato dell’oggetto di quella stessa parodia. Qui non si prende in giro nessuno, piuttosto si fa un po’ di ironia: protagonista è una “canzoncina” di Checco Zalone, noto comico fiorito sul palcoscenico di Zelig e portato al successo cinematografico da due spassose pellicole. Si parla di Barilla (lui, Guido, non semplicemente la pasta) e degli omosessuali, presi di mira negli scorsi giorni dall’imprenditore, a margine di una sua uscita infelice. E Zalone gliele canta, a modo suo…
“Como es malada esta sociedad”
Rime malaccorte e colme di malizia nella lirica di Checco Zalone che decide di rispondere con la sua musica alle dolenti note dell’imprenditore Guido Barilla, reo di avere “offeso” l’universo gay. Lui, Checco, che sta ultimando il trailer del suo nuovo film (“Sole a catinelle” uscirà il 31 ottobre), si fa riprendere mentre intona un brano di sua composizione, replica al patròn della pasta: “Como es malada esta sociedad…“, sono queste le prime parole, il primo versetto della sua canzone. Un ritmo latino-americano davvero coinvolgente, almeno tanto quanto il testo…
Dal “macaròn de la Barilla” all’assorbente sì e le ali no, fino al “tortillòn de la De Cecco“. Il “caso Barilla” era scoppiato in seguito alle dichiarazioni anti-gay del presidente della multinazionale.
(foto by kikapress.com)
