Sarà un tour nudo, come altre volte è capitato. Alex Britti, solo sul palco, in compagnia soltanto della sua chitarra. Delle sue chitarre. Comunque, di un solo strumento, oltre alla voce. L’altra sera a Caserta, per la manifestazione “Settembre al Borgo”, data zero di una tournée che permetterà al musicista romano di girare presto l’Europa. Si è seduto su uno sgabello e ha cantato e suonato per oltre un’ora, in solitaria, davanti a un pubblico emozionato. Poi sono arrivati due amici speciali ed è come iniziato il secondo tempo…
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Da “Chiedi scusa” a “Piove”, fino a “Solo una volta”
La Torre illuminata, il cielo sereno ed una folla scatenata. E’ solo il contorno della quinta serata della 43° edizione di “Settembre al Borgo”. Alex Britti imbraccia la chitarra e apre con una trascinante “Gelido”, proprio come nella sua Roma un paio di mesi fa (GUARDA IL VIDEO).
Caserta in visibilio, con fan arrivati da tutta Italia. Tutti i suoi più grandi successi, da “Chiedi scusa” a “Piove”, da “7000 caffè” a “Solo una volta”. Voce, chitarra e cuore. Tanto. Proprio quella “Chiedi scusa” nata da una storia vera: “Ti chiama un amico che si è lasciato con la fidanzata, ti chiede di venire a stare da te, poi viene in casa e non va più via. Questa canzone l’ho scritta per uno così…”
Tra un aneddoto e un riff
E’ la data zero, l’antipasto. Ma sembra un pasto completo. Racconti vari, a tratti spassosi: dalla genesi di “Immaturi”, colonna sonora dell’omonimo film di Virzì alla lunghissima intro di “7000 caffè”, circa 10 minuti. “L’avessi scritta oggi, l’avrei chiamata Red Bull…“. Sul palco arrivano due amici di vecchia data, Fausto Mesolella e Finaz. Ecco “Libertango” di Astor Piazzolla, “Oggi sono io” e “Baciami”. “Solo una volta”, a chiudere questo concerto (Alex ci tiene sempre a definirlo tale, il suo non è uno spettacolo), con l’augurio che possa esserci presto un’altra volta, un’altra buona occasione per far vibrare le corde della sua fedele compagna.
(foto by OTRLive)
