Un suo giovanissimo collega diceva di essere la novità. Lui, più semplicemente, canta l’auto-referenzialità attraverso un’esclamazione di uso comune: “Wow“. Lunga attesa sui social per il nuovo videoclip di Emis Killa, finalmente quell’attesa è terminata. Il rapper milanese idolo delle folle incarna alla perfezione il mood di un genere così in voga negli ultimi tempi. Si evince dal testo, perfettamente in linea con il suo personaggio: “Quando vedi la mia faccia in tele, fai wow..quando senti la mia voce in radio, fai wow, quando pago tutto in cash, baby fai wow…Emis Killa è wow..”
Emis Killa è wow!
L’inciso, o ritornello fate voi, è come una frase di lancio: ideale mossa di marketing, e per l’artista, e per il brano in oggetto. Emis Killa è Wow: “Se fossi Cristo, avrei la corona di spine gold edition…“, questa è solo una delle frasi contenute nel nuovo singolo del talento rap. Non deve fare paura, qui non c’è tensione, né un’opera blasfema: il rap è genere che vive di provocazioni, musica “aggressiva” e versi dirompenti. Altrimenti ogni “rappata” susciterebbe polemiche stucchevoli. Non è questo il caso.
Rap (quasi) a stelle e strisce
“Sono così wow, che anche il tempo mi asseconda“. Lui, Emiliano, se la vive “alla grande”, su una zattera in mezzo all’oceano: il videoclip “Wow” è stato girato in America, lui e la troupe sono stati bravi a fotografare un paese diverso dal nostro, soprattutto culturalmente, mettendo in evidenza i costumi e le caratteristiche insite nei rapper di quelle parti. Può piacere o no, ma bisogna riconoscere che “Wow” è un lavoro fatto bene, dove nulla pare lasciato al caso. Ma non commentiamo con un secco “wow”, rischieremmo di scadere nella banalità.
(screenshot by YouTube)