“Ho una comprensione profonda per quello che ha subito questa ragazza, per cui qualsiasi cosa lei volesse fare questa sera, il mio palco era il suo…“. Suonano perfettamente intonate queste note verbali di Fiorella Mannoia, l’altra sera protagonista di un concerto che ha sbalordito il pubblico presente (oltre tremila persone) anche per via di un fuori programma: una donna è salita a sorpresa sul palcoscenico, ha preso in mano il microfono e ha denunciato di essere stato oggetto di violenze. Il femminicidio “incontra” la musica: la questione resta sempre delicatissima da trattare, ci andiamo con i piedi di piombo.
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Uno sfogo in piena regola quello della ragazza che è salita sul palco di Este, durante il concerto di Fiorella Mannoia. Parole dure e colme di rabbia, tensione palpabile con la voce che ringhia e trema insieme. Una serata contro la violenza sulle donne, questo il tema del concerto in programma all’anfiteatro del castello. Circa due ore di musica, preziosa, coinvolgente: proprio come l’interprete del tutto, la roscia della canzone italiana. Este rimane entusiasta dello spettacolo e non solo dal punto di vista artistico. Si parte con “I treni a vapore”, ma il momento clou è quando una fan arriva a bordo palco, chiede di leggere una lettera e ottiene il permesso dalla stessa Mannoia…
Un messaggio di speranza in mezzo alle canzoni
Sarebbe il caso di citare un Bennato d’annata: non sono solo canzonette, tutt’altro. Forti messaggi sociali lanciati dall’artista e spazio per tutti. Il filmato de “Il Mattino di Padova” accresce l’importanza di eventi di questo tipo, documentando una fase delicata quanto viva del concerto. Un concerto organizzato dal Gruppo Polis, per sostenere e promuovere iniziative contro la violenza sulle donne. Colpisce e fa riflettere il discorso della donna: nella sua lettera aperta un messaggio di speranza, capace di trovare appoggio e applauso collettivo da parte di tutto il pubblico di Este.
(foto by kikapress.com)
