“Jon Brookes, mio amico, nostro batterista e un’ispirazione per così tante persone, è scomparso questa mattina. Siamo devastati, ma vicini alla sua famiglia”, con questo messaggio su Twitter Tim Burgess, leader dei Charlatans, alternative rock band inglese, ha commentato e annunciato la morte di Jon Brookes, batterista e uno dei membri fondatori del nucleo originario del gruppo nel lontano 1989.
Aveva solo 44 anni e un tumore al cervello che gli era stato diagnosticato a seguito di un collasso causato da un attacco epilettico durante un concerto a Philadelphia nel 2010. Brookes si era sottoposto ad un intervento e una serie di cicli di chemioterapia e radioterapia, ma proprio l’anno scorso si era dovuto ritirare dalle scene. Comunque non si era lasciato andare, anche grazie alla moglie e ai tre figli, e per questo aveva continuato a lavorare fino all’inizio dell’estate alle registrazioni di nuovo materiale per il prossimo lavoro dei Charlatans.
La famiglia ha scelto il silenzio stampa, mentre la band ha pubblicato un comunicato sul sito ufficiale e sul profilo Facebook: “Jon era molto amato dalle persone che lo conoscevano e lo ritenevano uno dei batteristi migliori della sua generazione. Mancherà moltissimo a tutti coloro che lo hanno conosciuto”. Per il gruppo Brookes era un batterista brillante (collaborò anche con i Chemical Brothers), una fonte di ispirazione, uno di famiglia: “Perdere qualcuno che era così pieno di vita è una tragedia che sarà condivisa da molti. I nostri pensieri sono con Debbie e tutta la famiglia di Jon”.
Numerosi i messaggi di condoglianze in Rete e così la band ha voluto ringraziare i fan per tutto l’affetto rivolgendo un’ultima dedica a Brookes con la canzone My beautiful friend. I Charlatans per la seconda volta vengono travolti da una tragedia, visto che nel 1996, durante la lavorazione del loro quinto album Tellin’ Stories, il tastierista Rob Collins rimase ucciso in un incidente automobilistico.
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