“No, non lo faccio per soldi, ma semplicemente perché mi fa piacere potermi occupare di quelle tracce da sovrapporre ed arrangiare: ho il dovere morale di far rivivere le voci di Freddie e Michael…“. Non è una dichiarazione ufficiale, ma poco ci manca: Brian May, storico chitarrista dei Queen, ha deciso di rimettere insieme il Jacko e il suo amico Mercury in un album inedito. Con una versione riveduta e corretta di “There must be more to life than this”. Dentro il disco finirà anche “State of Shock“, brano che nel 1984 il Re del Pop cantò con Mick Jagger…
E’ stato l’autorevole “The Times” a raccogliere questa “nuova” di Brian: tre canzoni registrate tra Freddie Mercury e Michael Jackson nel 1983 potrebbero essere rilasciate già a partire da fine settembre. Con l’ausilio di Roger Taylor, sarà un’estate molto lunga, chiusi in studio a sistemare il malloppo: “Quando sentiamo che per qualcosa ne vale la pena, trovo sia bello riuscire a farcela”. Il ricciolone delle sei corde sembra avere le idee chiare e l’operazione commerciale sarà un successo. I cantanti, spesso, rendono più da morti che da vivi.
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Insomma, non saranno proprio canzoni nuove, piuttosto materiale ri-sistemato, ri-arrangiato, scomposto e ri-composto. Un lavoro da artigiani, più che da artisti. Alto artigianato, in nome di una profonda e antica amicizia, nel segno della buona musica. Almeno, così sembra dalle parole di May. Il tutto a ben 30 anni di distanza dalla reale registrazione.
Freddie Mercury e Michael Jackson, per un duetto memorabile. “There must be more to life than this“, questo il titolo della canzone: erano gli albori deigli anni ’80, il Jacko stava terminando “Thriller”, il suo capolavoro. E’ stata “History Channel” a ricostruire al meglio la vicenda: una storia “incuriosente”, anche per le note di colore, a margine. Pare, infatti, che Freddie non sopportasse le stranezze di Michael, come registrare con un lama che passeggiava libero nello studio.
Ma torniamo a “There must be more to life than this”. Secondo la testimonianza di Peter Freestone (personal assistant di Mercury) il brano nacque spontaneamente nel 1983: un ispirato Michael Jackson improvvisò il testo, mentre Freddie Mercury lo accompagnava al pianoforte. In seguito, il pezzo fu reinterpretato da Freddie Mercury ed inserito in un suo album. A corredo di quanto detto finora, tocca segnalare anche un altro duetto, quello tra Mick Jagger e Freddie in “State of Shock”. Beh, la canzone contenuta in “Victory” dei Jackson 5 era solo una lontana parente della versione originale, interpretata proprio dal leader dei Queen e da Michael Jackson. Eccola qui:
(foto by facebook)
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