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Sigur Ros, musica e poesia per Rock In Roma [VIDEO]

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Si legge “Rock In Roma 2013“, si pronuncia “Fine”. Manca pochissimo e anche quest’anno volerà via una manifestazione (Festival, pardòn) in grado di offrire eventi di prim’ordine al pubblico capitolino. Ieri sera l’ennesima prova di forza, con il concerto dei Sigur Ros: non una band, non un cantante. Forse qualcosa di più. Basterebbe chiudere gli occhi e ascoltare “Hoppipolla”, perché la versione live è ancora più emozionante, perché quel poco di venticello (per dirlo alla romana) ti accarezza i pensieri e rende tutto più soave, più intenso, pur nella sua leggerezza…

Poco più di due ore di musica, resta difficile etichettare la formazione islandese: complicato anche trovare dei punti di riferimento, dei modelli ai quali si siano ispirati questi ragazzi venuti dal nord. Portatori sani di un impatto sonoro impetuoso, li ascolti – una canzone dopo l’altra – e pensi alla forma canzone di un certo Jean Michel Jarre. Kjartan Sveinsson non c’è più, così Jònsi e i suoi optano per i brani dell’ultimo lavoro in studio (“Kveikur”), senza dimenticare – ovviamente – i pezzi più noti e apprezzati della loro produzione, “Olsen Olsen” su tutti.

Poesia in musica

Uno spazio sonoro misterioso, dove la musica sposa la poesia e si presenta sul palcoscenico con il desiderio di meravigliare e catturare il cuore degli spettatori. L’ascolto è inevitabilmente evocativo, sarà per quella componente elettronica abilmente legata ad acuti vocali che mettono i brividi: è un nuovo inizio per Jónsi Birgisson (canto e chitarre), Georg Holm (basso) e Orri Páll Dýrason (batteria), è la voglia di ripartire dai suoni delle origini, senza scimmiottare nessuno e facendo tesoro dei complimenti riservati da band di spessore come i Radiohead.

Un pubblico importante, archi e fiati a intrecciarsi nell’aria di Capannelle e lampadine accese qua e là sul palco, a condire una scenografia poveristica, ma terribilmente a tema. Sigur Ros non è un marchio per tutti, non è il classico concerto per la massa (al di là dei numeri, davvero rilevanti), è qualcosa di diverso, che consolida una nicchia e incuriosisce il resto del pubblico.

(foto by kikapress.com)

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