Questo 2013 non sarà di certo ricordato come anno di grazia per la musica internazionale. La storia del rock perde l’anima semplice di JJ Cale, chitarrista straordinario e normalissimo, inventore del “Tulsa sound”, capace di creare brani immortali come “Cocaine”: Eric Clapton e Carlos Santana hanno beneficiato di queste grandi intuizioni. Infarto per Cale, morto a 74 anni in un ospedale della California: un’altra leggenda del rock passa a miglior vita…
Non solo “Cocaine”, ma anche “After midnight” per Eric Clapton: sul sito ufficiale, nel dare l’annuncio della scomparsa, si invitano i suoi fan ad aiutare i centri che danno rifugio agli animali, che JJ amava tanto: “E’ questo il modo più giusto per ricordarlo“. Cantautore e musicista di Oklahoma City (cresciuto a Tulsa e poi a Los Angeles) era innamorato del blues all’americana, quello mescolato al folk e R’&’B: estremamente riservato, schivo, ma parecchio prolifico il nostro John Weldon Cale con ben 15 album all’attivo (tra 1972 e 2009).
Facile ricordarlo per “Cocaine”, giusto citare quel particolare suono (vero marchio di fabbrica), chiamato “Tulsa sound”, così come la sigla “JJ” scelta su consiglio del proprietario del “Whisky a GoGo” di Los Angeles: per non confondersi con John Cale dei Velvet Underground. Country, blues, rock’n’roll, folk e jazz anni ’30: un musicista di provincia, sincero amante dello strumento. Dava amore alla sua chitarra, un amore ricambiato sino alla fine. Lunga vita, JJ.
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