Wow! Il primo commento che viene così, d’istinto, alla vista del Boss e dei suoi musicisti. Per capire, devi vederlo. Per amarlo, basta ascoltarlo. Una folla incredibile, entusiasta, capace di ascoltare in silenzio quando l’atmosfera è soffusa, profonda (“New York City Serenade“), oppure di saltare per aria quando il ritmo si alza, a colpi di grandi classici (da “Born in The Usa” a “Dancing in the Dark”). A quattro anni di distanza Bruce Springsteen è ritornato a suonare e a far cantare i fan romani con uno spettacolo clamoroso, probabilmente irripetibile, almeno da queste parti. Grazie a lui e un plauso a “Rock In Roma”…
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All’ippodromo, ancora una volta
E’ tutto vero, è successo. E’ stato un successo: 32mila i biglietti venduti per lo show del Boss, star assoluta di Rock in Roma, nell’anno in cui la rassegna si è imposta con un cartellone pesantissimo. Quella di Bruce è la notte più importante, il concerto con maggiore seguito dai tempi della storica esibizione di Neil Young degli anni ’80, quando sulla Via Appia giunsero circa 50 mila fan: anche in quell’occasione la location era l’ippodromo.
Roma batte Milano…
Lo ripetiamo, ancora una volta: “New York City Serenade”. Un evento straordinario che diventa storico. Bruce ha suonato un pezzo che esegue molto di rado. Da tempo i sostenitori lo chiedevano, a San Siro c’era stata una coreografia a tema, ma nulla da fare. Nella capitale l’attesa era tanta, unita alla speranza: quasi tutti i cartelli delle prime file lo chiedevano e, così, Springsteen ha eseguito la sua personale “serenata” con una sezione d’archi della “Roma Sinfonietta”. Ne è venuta fuori una versione memorabile.
Concerto asciutto
Quasi tre ore e mezza di canzoni. Scongiurata la pioggia, per fortuna: Giove Pluvio si è seduto sulla sua nuvoletta, a godersi un concerto sconcertante. Il Boss ha incantato con la sua voce e il suo dinamismo i fan assiepati all’interno dell’Ippodromo: dopo le performance di Iggy Pop e dei Green Day, è toccato a lui – simbolo di questa edizione di “Rock In Roma” -, in attesa di altre sorprese come Zucchero (24 luglio), Neil Young (il 26) e i Blur (il 29).
LA SCALETTA:
Spirit in the Night
My Love Will Not Let You Down
Badlands
Death to My Hometown
Roulette
Lucky Town
Summertime Blues (Eddie Cochran cover)
Stand on It
Working on the Highway
Candy’s Room
She’s the One
Brilliant Disguise
Kitty’s Back
Incident on 57th Street
Rosalita (Come Out Tonight)
New York City Serenade
Shackled and Drawn
Darlington County
Bobby Jean
Waitin’ on a Sunny Day
The Rising
Land of Hope and Dreams
Born in the U.S.A.
Born to Run
Dancing in the Dark
Tenth Avenue Freeze-Out
Twist and Shout (The Top Notes cover)
Shout (The Isley Brothers cover)
Thunder Road (Acustica)
(foto by kikapress.com)
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