Indietro di 13 anni: nel 2000 i Marlene Kuntz erano arrivati al disco d’oro con “Che cosa vedi”. All’interno uno dei loro più grandi successi, “La canzone che scrivo per te“, assieme a Skin degli Skunk Anansie. Oggi, 21 giugno, inizia l’estate e una canzone “nuova” è il modo migliore per aprire le porte alla nuova stagione. “Solstizio” nasce subito come brano parecchio social, vista l’attesa creata da Cristiano Godano e compagni su Facebook e Twitter: “Grazie di cuore a chi è venuto qua di buon mattino: secondo il meridiano di Greenwich il solstizio dell’estate 2013 è alle 05.04. In Italia, dunque, è alle 07.04…” (…)
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Quest’anno i Marlene Kuntz hanno collaborato a stretto contatto con Piero Pelù per il talent di Rai Due “The Voice Of Italy”, nel ruolo di vocal coach. Ma resta difficile dimenticare la loro felice partecipazione al Festival di Sanremo: due anni fa portarono “Canzone per un figlio” sul palco dell’Ariston e, cosa ancor più prestigiosa, interpretarono assieme a Patti Smith la cover di “Impressioni di settembre” (PFM), loro vero cavallo di battaglia, e poi la struggente e – passateci il termine – leggendaria “Because the night“.
“Il sole è a picco sul mondo“
Oggi parte l’estate, oggi è il giorno più lungo, quello delle grandi avventure e svegliarsi di buon’ora per scoprire la novità del rock Made in Italy non può farci che piacere. Prendiamo ancora in prestito le parole di Godano, affidate a Facebook, pochissime ore fa: “..beh, la nostra canzone si intitola “Solstizio” e quale minuto migliore del quarto dopo le 7 del mattino poteva esserci per augurare la miglior fortuna possibile al nostro apripista? Ascoltatevelo con calma, con gli auspici dell’alba, che in genere, dicono, ha l’oro in bocca…“.
Gran pezzo, un crescendo che sfrutta al massimo i non-colori dell’ombra e incuriosisce dall’inizio alla fine. Una partenza lenta che muove progressivamente, sino all’esplosione corale dell’epilogo. Proprio come il sole che sorge e illumina tutto, con cura e lentezza. Un disco molto atteso quello dei Marlene Kuntz, un disco che arriva a tre anni di distanza da “Ricoveri sensuali e sexy solitudini”. Ancora non si conosce il titolo, ma questo poco importa. E’ arrivata l’estate. E’ arrivato il rock.
(screenshoot Vevo)