Lo ripete da sempre ai suoi fan: “Non credete a quello che scrivono i giornali“. Vasco Rossi è sceso in campo, per fare chiarezza, per rassicurare tutti, amici e sostenitori, più o meno virtuali. Ha deciso di farlo, come di consueto dalle “colonne” di Facebook e, almeno secondo noi, ha fatto benissimo. Il cuore della sua secca smentita sta tutto in questa frase: “Non ho mai pensato al suicidio“. Fatto sta che le notizie (quelle con la ‘N’ maiuscola, quelle che, in gergo, vengono chiamate “buone”) vanno sempre in prima pagina, mentre una banale errata corrige o smentita, trova spazio solo in un trafiletto. La chiarezza del Blasco nazionale merita, invece, un terreno molto esteso, e deve far riflettere…
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“In certi momenti avrei voluto morire“
“È stato un periodo molto difficile. Di confusione, paura, angoscia e grande sofferenza. In certi momenti avrei voluto morire. Ma non ho MAI pensato al suicidio. Altrimenti lo avrei fatto e non sarei qua!“. No, non sono le parole (nascoste) di una sua ultima canzone, anche se quando Vasco canta “Eh già, io sono ancora qua”, rimanda indirettamente a un pensiero di questo tipo.
Poco da scherzare su chi non se l’è passata affatto bene e che, nonostante tutto, torna a riempire gli stadi, perché così finirà: il Komandante prima di essere un artista (piaccia o meno) è soprattutto un uomo, con i suoi difetti e le sue paure. Che vive di confusione, come ogni uomo imperfetto. E, allora, quella frase “non ho mai pensato al suicidio” è secondo noi una maniera educata (quasi esemplare) per dare un’immagine positiva del mito o della leggenda Vasco Rossi. Non è un rocker dannato o maledetto e non vuole farlo credere. Giù il cappello.
(foto by kikapress.com)
