Abbiamo avuto modo di incontrare Max Pezzali una settimana fa. Ci è apparso entusiasta come ai bei tempi, come quando, 20 anni fa, iniziava la storia degli 883, da “Hanno ucciso l’uomo ragno” a “Nord sud ovest est”. Nulla lasciava presagire un ritiro dalle scene, la volontà di mettersi da parte, cambiando mestiere e direzione. Infatti, fresco di uscita del suo nuovo “MAX 20” (album che piace, tra inediti e duetti), smentisce su Twitter le frasi riportate sul web da alcune testate di settore: “Non mi sono spiegato: non mi ritiro dalle scene, non al momento almeno! Era un discorso più ampio sull’accanimento nel fare questo mestiere…”
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La smentita
Non mi sono spiegato:non mi ritiro dalle scene,non al momento almeno!Era un discorso più ampio sull’accanimento nel fare questo mestiere…
— Max Pezzali (@MaxPezzali) 03 giugno 2013
Un disco molto americano, un rinnovato amore per certe sonorità anni ’90 e una serie di testi non lontani dagli albori. Max Pezzali ha fatto centro, almeno secondo noi. Dopo un Festival di Sanremo non proprio esaltante (2012), è arrivato lentamente a partorire una buona idea. Nel calcio, nello sport in generale, ci si ritira quando si è in vetta, come ha detto proprio Claudio Baglioni ieri sera ai Wind Music Awards, “Un campione va via da solo prima che sia un pugile troppo suonato, non per rispetto di sé, ma per rispetto del pubblico e della storia“. Gli artisti sono pugili e guerrieri, per loro il palcoscenico è una sfida e senza sfide si muore. Per questo Max Pezzali non lascia, non si ritira, resta in sella a un suo personale progetto, alla ricerca di idee nuove, per andare incontro (come ci ha confidato) ai 25 anni di successi.
La storia continua
Twitter torna utile, non servono gli uffici stampa, quando una artista sente la necessità di dare una risposta al suo pubblico, ai suoi fan. Se un cantante si ritira, allora la notizia non è mai buona: poco importa se il titolo fa sensazione e un giornale vende qualche copia in più. Quel che conta è che la musica continui. Mettetevi l’anima in pace, non hanno ucciso Max Pezzali.
(screenshot by Vevo)