Morto Little Tony, 72 anni: aveva un tumore ai polmoni

Il 2013 ci regala un’altra notizia infausta. La musica italiana perde Little Tony, elemento di spicco del rock all’italiana degli anni ’60, il celebre ciuffo della nostra canzone in bianco e nero. Avevo avuto il piacere di conoscerlo qualche anno fa a Radio2, reduce da un brillante duetto con Fiorello: sempre in forma, nonostante i gravi problemi di salute che avevano caratterizzato gli ultimi anni della sua carriera. In molti lo avevano definito l’Elvis de Noantri, per via di quella somiglianza (più nei movimenti che nella fisicità) con il più celebre rocker di “Love me tender”.

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Little Tony se n’è andato in silenzio, settantadue anni consumati a tempo di musica e finiti in clinica, nel dolore spietato di una malattia senza scampo. La notizia del coma era trapelata qualche tempo fa, l’artista stava lottando contro un tumore ai polmoni e, negli ultimi giorni, tantissimi amici e colleghi avevano cercato – vanamente – di ricevere rassicurazioni sul suo stato di salute, Mina, Gianni Morandi, Pippo Baudo. Tanti successi, da “Bada bambina” a “Cuore matto” (divenuto un inno col passare degli anni) da “Riderà” a “La spada nel cuore” (brano portato al successo anche da Lucio Battisti).

Antonio Ciacci era rock, aveva il ritmo nel sangue, uno di quegli artisti veri, sanguigni, in grado di dare colore al bianco e nero della sua epoca abbottonata. Era un americano in mezzo agli italiani, proprio quando negli States imperversava un sound energico: “Rock around the clock” e “Jailhouse rock” riuscivano a cambiare la musica e da noi dominavano il bel canto e la melodia. Qualche anno fa, proprio durante un tour in Canada, Tony fu vittima di un infarto. Campanello d’allarme al quale mai nessun artista avrebbe dato troppa importanza. I funerali si svolgeranno giovedì a Roma, al Divino Amore. Un abbraccio forte a sua figlia che aveva sposato la sua musica anche nei periodi meno fortunati. Ciao, Little Big Tony.

(foto by kikapress.com)