“Dancing in the dark” – Laura Marling feat. Eddie Berman [VIDEO]

Non è facile mettersi a confronto con un big della musica internazionale come Bruce Springsteen, in più se stiamo parlando di “Dancing in the dark“, primo singolo dell’album “Born in the U.S.A.“, canzone con il più grosso successo commerciale pubblicato dal cantautore statunitense, il paragone sembra impossibile. Eppure Laura Marling e Eddie Berman, su invito di Lab TV, hanno dato vita ad una delicata ballata acustica molto toccante, registrata interamente dal vivo.

Laura Marling, cantautrice britannica di appena 23 anni, è considerata l’erede di Joni Mitchell e si è fatta conoscere al pubblico presentando alcuni brani sul suo profilo Myspace. Dopo il successo del suo precedente lavoro “A creature I Don’t Know” e la vittoria di un Brit Awards come miglior artista femminile britannica, il prossimo 28 maggio pubblicherà il suo quarto album intitolato “Once I was an eagle“, realizzato con il produttore Ethan Jones (Kings of Leon, Ryan Adams, Vaccines) e che vede la partecipazione dell’amico della cantante e violoncellista Ruth de Turbeville.

Nel frattempo sale l’attesa per il concerto del Boss con la E Street Band a Napoli il prossimo giovedì 23 maggio. Secondo le previsioni sono attesi più di 20 mila fan, gran parte dall’Europa e non solo, anche se per il costo elevato del biglietto (75 euro) ancora arriva il sold out: 5 mila biglietti sono ancora disponibili. Alcune indiscrezioni dicono che Springsteen potrebbe arrivare a Napoli qualche giorno prima dell’evento per godersi un po’ la città e magari riuscirà finalmente ad andare a trovare la sua cuginetta?

LA CUGINA ITALIANA DI BRUCE SPRINGSTEEN LANCIA UN APPELLO

L’artista americano non si è fatto mancare l’occasione per una collaborazione di solidarietà in favore delle vittime di Boston: ha collaborato con i DropkickMurphys, registrando una versione di “Rose Tattoo” per un EP uscito il 15 maggio su iTunes: “Bruce ci ha chiamato il giorno delle bombe chiedendoci come potesse aiutarci. Non abbiamo dovuto cercarlo. Era già lì per noi” ha detto il chitarrista dei Dropkick.

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