“L’era dell’oro è lontana da noi, ma resistendo saremo più eroi.. Dona, dona due penny anche tu!“. Quando la musica diventa attualità. E allora non basta un’ottima interprete, ma serve anche una bella cornice, colorata da una bella canzone. Il tema è caldo e fa penare, quello della crisi che attanaglia un paese, il nostro, stretto dalla morsa del “tirare a campare”, dove anche una forma di arte povera qual è la forma canzone può anche solo in parte far riflettere e scuotere le coscienze. Forse. “Vendo e compro oro” è una bella trovata di due personaggi “così lontani e così vicini” come Ilaria Porceddu e Simona Cipollone (Momo per gli amici), il manifesto di una società che è costretta a prendere con ironia un dramma reale: il monte dei pegni di nuova generazione, quei negozietti che nascono come funghi ad ogni angolo di strada e che riempiono, sempre con maggiore insistenza, le scalette dei programmi tv…
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Simona scrive il testo, Ilaria si mette al piano. Noi ci siamo. Abbiamo aspettato – volutamente – qualche settimana prima di tirare fuori questo video (estratto dalla serata sold out all’Auditorium Parco della Musica), perché era necessario dare il giusto peso a una cosa di questo tipo: attraverso il gioco e quell’arrangiamento che fa tanto filastrocca circense, Ilaria riesce a dare senso a un meccanismo difficile da scardinare: “Vendo l’oro di mia madre che era stato di sua madre, mò non lo rivede più, ma… miseriaccia! Era della comunione, grazie a tutti gli invitati oggi mangio un po’ di più…“. Questo il cuore del testo scritto da Momo (mai banale), complemento ideale – ahinoi – di un oggetto così prezioso e discusso.
(foto by kikapress.com)
