Se oggi pomeriggio sono qui è perché voglio bene alla musica. Perché mi lascio entusiasmare dalle cose semplici, dalle cose che nascono lentamente. Dopotutto, anche il sole, quando sorge, sorge piano. Dopo l’esclusione a “The Voice Of Italy“, Gabriella Martinelli non lascia, ma raddoppia! Più in basso alcuni assaggi dalla sala d’incisione, per un disco che sta arrivando (vi terremo informati) e che si fa piacere subito, tanto è sincero e avvolgente. La ragazza nata a Roma (e venuta dalla Puglia) non annoia, perché camaleontica, pirandelliana (una, nessuna e centomila), in grado di esibirsi nei Clubhouse italiani e, poi, di sciorinare performance di questo genere. Genere femminile, come la musica…
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Come un’alba che prende luce poco a poco, così la nostra sequenza di live: da una versione nuda e pura del pezzo più significativo di Pierangelo Bertoli (basso e voce, una delle cose più difficili in natura) sino a un ensemble graduale, progressivo. Dopo Toto Giornelli, entrano piano piano Matteo Bottini (chitarra) e, in coda, Duilio Ingrosso al sax soprano. Brani firmati da Gabriella, dal primo all’ultimo suono, cantautrice dal fare essenziale e affascinante. “E’ tempo di cambiare” è un coraggioso inno di speranza che quasi ricalca le orme del maestro Bertoli (l’incedere della strofa è quello, con qualche lampo alla Fossati), “In un labirinto ad est” è la classica canzone che ti fa innamorare al secondo ascolto, quando apprezzi appieno l’arrangiamento e godi di un testo maturo, evocativo. La riccia chioma scarlatta (o quasi) conduce in direzione Mannoia, poi ti rendi conto che questa è solo Gabriella, una ragazza romana (o pugliese) terribilmente uguale a sé stessa.
A muso duro (Pierangelo Bertoli)
E’ tempo di cambiare
In un labirinto ad est
Lungo il viaggio una sosta certa sarà quella al “Caffè Latino” di Roma (7 giugno, h 22,30). Noi ci saremo. Buona fortuna, Gabriella.
NOTE: l’album s’intitolerà “E’ tempo di cambiare”, brani inediti scritti e interpretati da Gabriella Martinelli. Alla chitarra Matteo Bottini, al basso Toto Giornelli, alla batteria Massimo Di Cristofaro, alle tastiere Edoardo Simeone, al sax Duilio Ingosso.
(foto by facebook)
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