“Quand’ero giovane”: Battiato racconta la Milano che non c’è più

La notte non mi piace tanto, l’oscurità è ostile a chi ama la luce“. Batman o Dracula non saranno contenti delle ultime uscite del Maestro Franco Battiato. Scherzi a parte, l’ultimo lavoro dell’intellettuale siciliano condito di ricordi di un tempo antico e mai dimenticato. Più che una canzone è uno spaccato, un racconto colmo di particolari, fotografie arricchite da un video tridimensionale e il solito sound “alla battiato”, tra archi e organo Hammond. Il teso, ovviamente, rimane fondamentale: “..al Parco Ravizza o al Monumentale la merce era il sesso, compravano il sesso…“. Intanto ci si prepara a nuove date: prossimamente due concerti con il gruppo newyorchese “Antony and The Johnson” il 31 agosto al Mandela Forum di Firenze e il 2 settembre all’Arena di Verona…

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Dopo le vicende e le polemiche (eccessive?) legate alle sue frasi al Parlamento Europeo e le dimissioni da Assessore della Regione Sicilia, Franco Battiato torna alla sua passione, al suo vero mestiere: la musica. Lo fa, lanciando il suo nuovo videoclip “Quand’ero giovane“. Il singolo, contenuto nell’album “Apriti Sesamo” (del quale abbiamo già diffusamente parlato), racconta la Milano dei bei tempi (la sua gioventù), quelli del “come eravamo”, quando gli artisti di notte suonavano e di giorno dormivano. Traffico, fabbriche, speranze, prostituzione: elementi distinti di un castello di ricordi che regna sovrano alla testa di questo ultimo pezzo, più giusto sarebbe definirlo “componimento”, altrimenti il Maestro si offende.

Ricordi di gioventù, dunque. Poco da spartire con Eric Burdon, Blink 182 o la bellissima “It was a very good year” di Frank Sinatra. Più intima la lirica del Battiato, molto più personale. Il video è stato realizzato con tecnologia Kinect: l’unione della telecamera tradizionale e del Kinect, passando attraverso uno sperimentale software, ha generato un’immagine in 3D che ha permesso al regista di muoversi attorno al soggetto direttamente in fase di montaggio e post produzione. Il protagonista è stato ripreso frontalmente e solo in fase di post-produzione si sono decisi i movimenti che la telecamera avrebbe compiuto attorno a lui.

(foto by kikapress.com)

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