Un uragano di emozioni, un oceano di sensazioni. Non sono frasi fatte, basta chiedere al pubblico accorso ieri sera (sold out) all’Auditorium Parco della Musica di Roma per chiedere conferma: Ilaria Porceddu ha sorpreso tutti, una volta di più. “In Equilibrio“, che prende il nome dal fortunato pezzo sanremese, è un tour senza sbavature, essenziale, coinvolgente, dove regna sovrana la qualità. Si mescola l’alto col basso, con la cantante sarda che non ama prendersi troppo sul serio, che suona il pianoforte come fosse una parte di sé, che in “Ubaldo e Loredana” balla un canto brasileiro! Ilaria regala alla gente (urlante e festosa) i brani del suo ultimissimo disco, oltre ad alcune cover di pregevolissima fattura…
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In equilibrio begins
Sono le 19 e già in sala si respira una bella atmosfera. Ansia e paura. Come accade per i grandi artisti, Ilaria e i suoi fanno di tutto per “complicarsi la vita”, inserendo in scaletta quello che potrebbe sembrare un azzardo, ma che azzardo non è: le prove sono teatro di un lavoro certosino portato avanti al fianco di Maria Grazia Fontana e del coro Sat&B (in coda al pezzo avrete una sorpresa in anteprima). La tensione è una compagna silenziosa, mascherata dal sorriso rassicurante di Ilaria, isolana determinata e solo apparentemente timida e insicura.
Sono le 21,15: si parte. Un brano speciale, divenuto ormai seconda pelle, è “Oceano“, molto più di una cover, perché questa esecuzione ha col tempo superato la versione originale…
La scaletta è strutturata alla perfezione, il merito va a tutto il gruppo, a tutta la macchina organizzativa di questo tour. I musicisti stessi sono eccellenti: in testa al progetto artistico Attilio Fontana e Clemente Ferrari, sensibili e sinceri dall’inizio alla fine. Come un circo, luogo molto caro a Ilaria, lo spettacolo offre tante attrazioni, un filotto variegato che mette tutti d’accordo: “Vendo e compro oro” (scritta con Momo) è un’azzeccata quanto amara fotografia dell’attualità, “Riu” e “Movidindi” rappresentano due modi diversi di richiamare le proprie origini, “Libera” e “Vola via” sono, invece, i due mondi lontani (nel tempo) della protagonista…
La storia siamo noi
Capitolo a parte meritano omaggi e regali (così come lei stessa li definisce). “Mai mai” è la canzone che Lucio dalla aveva scritto anni fa con Attilio Fontana e che la Porceddu interpreta con estrema delicatezza, ma è con Fabrizio De André che la platea romana rimane piacevolmente sorpresa: “Volta la carta” e sul palco è puro divertimento, le poltrone si riscaldano e partecipano come fosse la festa di tutti. Si chiama empatia. Oltre a “In equilibrio”, per la quale il bis è richiesto a gran voce, è la coda di questo intimo show a mettere un punto esclamativo sulla schiena degli astanti. Il coro Sat&B (diretto da una “dirompente” Maria Grazia Fontana) accompagna Ilaria nell’azzardo finale, una riuscitissima cover de “La storia siamo noi”. Sarebbe stato facile per Ilaria mettersi al pianoforte e cantarla, ma non sarebbe stata roba da equilibristi…
(foto by facebook)
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